Stava nella vetrina di mia mamma, quella della sala di pranzo, quale mamma non ne ha una. E' una sala da pranzo di quelle di una volta, con il tavolo ovale, le sedie di velluto, la brocca d'argento in mezzo, e la vetrina delle cose belle, dove tiene le cose più preziose, le bomboniere vecchissime, quelle dei battesimi e dei matrimoni, a cui lei toglie i confetti ma lascia il tulle e lo riempie con il cotone, Se No Il Tulle Vuoto Fa Tristezza, mi dice. Conserva i servizi di piatti Quelli Belli, i suoi regali di nozze, i calici con il bordo dorato, la zuppiera, e quel servizio di bicchieri colorati, ne sono rimasti solo tre ma sono di una bellezza unica e mi ricordano la mia Prima Comunione. Non un granello di polvere nel raggio di un chilometro. Questa teiera mi piaceva da un pò. Qualche giorno fa me l'ha regalata, scuotendo un pò la testa, dicendo Guarda che è Rotta, ma è così bella per me, così elegante, così regale nella sua lussuosa semplicità anni 50. Ho iniziato l'anno con la passione per le teiere, in realtà mi sono sempre piaciute, ma in questi giorni Mi Ci Sono Presa Bene, come dice mia figlia.
Ieri, l'illuminzaione.
L'Amica delle Perle manda un'immagine di una teiera molto simile, parte di un servizio ancora tutto intero, ricordo di una vecchia zia. e poi via via, Elisabetta, Silvia, Cristiana, Anna, Rita, Patrizia immortalano le loro teiere. Un gioco.
Così, indìco su due piedi il Teiera Day.
Che è anche oggi e lo sarà anche domani.
La Festa delle Teiere non creda esista in nessun'altra parte del globo terracqueo.
E' una medicina.
Perchè oggi è il primo sabato di gennaio e fa caldino sì, ma presto arriverà di nuovo il gelo gelato dell'anno scorso, lo so, l'ho letto appena adesso sul Corriere della Sera.
Una medicina contro gli stronzi che anche il primo sabato di gennaio mi fanno venire l'ansia, di quelle che guardo fuori e non mi muovo e sto ferma come un palo e quasi non respiro per il nervoso.
Una medicina contro chi opprime il mio spirito, contro gli stupidi e gli ignoranti, che sono peggio dei cattivi perchè almeno un cattivo può sempre diventare buono, lo dicono anche i fratelli Grimm, ma un ignorante rimane un ignorante sempre e per sempre e allora mi fa paura e anche un pò schifo se proprio devo dirla tutta e che mi stiano lontani, ma lontani davvero.
Così, il Teiera Day era ieri, ma è anche oggi, e ogni giorno che si vorrà, sono i piccoli segreti per fare andare bene il mondo, sono cose stupidissime ti regalano un quarto d'ora di bellezza, di condivisione, di pensieri diversi da quelli che hai, se quelli che hai ti schiacciano e ti fanno male.
La Festa delle Teiere è un bel modo per dire, Vediamo Cosa c'è Nella Credenza, o nell'armadio dei piatti, ognuno di noi ne ha una, ma lasciatemi dire che nessuno, nessuno al mondo avrà mai una vetrina così preziosa, così rassicurante, così piena di pezzi di casa, di bei ricordi e di luci lontane, come quella di mia mamma.
Buon Teiera Day.
1 commento:
Hai ragione.
Mia mamma,povera stella,aveva pochissimi pezzi belli......
Il 2013 sia un anno di pensieri lievi..
Ciao
Annarita
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