
05 maggio, 2008
Percossa e attonita.

04 maggio, 2008
Yawnnnn!

Quasi il giro dell'orologio, più o meno. Niente tv, niente di niente, una cena improvvisata, qualcuno in giro, facciamo che stasera ognuno apre il frigo e prende un pò quello che vuole, un'insalatina, una pesca succosa da circa 3 euro, e fate un desiderio, sono le prime della stagione, qualcuno vuole una pasta? Una stanchezza cosmica, come se avessi passato il sabato pomeriggio a scaricare casse di angurie ai mercati generali. E invece, una festa a sorpresa ieri mattina, riuscitissima e stupefacente, e poi il nulla, qualche lavatrice estemporanea, che quella non manca proprio mai e lavoretti senza senso, da sabato pomeriggio. Alle 10 più o meno sono crollata, come si crolla quando proprio non ce la si fa più, quando fai fatica a tenere gli occhi aperti, quando ti infili la camicia da notte in uno stato di semi-incoscienza e ti schianti e resti immobile e formuli un pensiero e mezzo, di quelli che si fanno prima di dormire e poi, poi la nebbia, la schiuma, prati di cotone e di silenzio e di zzzzzz. Insomma, avevo sonno. E anche stamattina, in realtà. Va bene, sarà la primavera, ma dormire e dormire come nonna Cesira non mi pare nemmeno tanto normale. Con la quantità di cose domenicali che ho da fare. Sissignore. Un regio ragù per la regia famiglia. Lo stendimento di due lavatrici, accuratissime, essendovi insita la arbitrale divisa federale del federale arbitro Holden Paparesta LoBello, che più bello lo è per ben sul serio in questi giorni, che un pò gli brillano gli occhi castagna, vai tu a capire perchè. Una domenica di sole pallido pallido, coi gladioli già cresciuti al bordo del pratino, le rose in boccioli verdini, le violette esplose. Tutto normale e tranquillissimo. Però, un sonnellino...
02 maggio, 2008
Point à la ligne.

23 aprile, 2008
Closed for bridge.

21 aprile, 2008
Fari e lampioni.

Ma sì che è bello guidare di sera. Che si è usciti al volo, vestiti da casa, la maglia persino un pò scucita, come si conviene alle cose per casa, che possono concedersi il lusso di non essere perfette, stropicciate, un pochino, larghe, comode, da casa, appunto. Mi piace guidare di sera perchè ci si sente come dentro una bottiglia di inchiostro, non è proprio buio buio, non ancora almeno, e l'asfalto è lucido e brillante, con tutta quella pioggia e i fari spuntano dal nero e i lampioni illuminano il viale e la strada fino in fondo e anche più in là. Che belli i pensieri della sera, quelli che lasci andare, come le colombe davanti alla chiesa, come i palloncini. Escono fuori e vanno via, semplici, senza filtri. Che liquidi sono i pensieri che pensi la sera, guidando per un pò, non molto in realtà, con una musica appena appena, di sottofondo, che non canto perchè non so. Sono pensieri che non sai bene nemmeno tu, che passi da un pensiero all'altro, senza un senso, sono pensieri distratti o attentissimi, importanti o un pò scemi, morbidi in un certo senso, diversi da quelli del mattino, che devo fare questo e questo e questo e questo. Di sera no, da fare si ha così poco, oramai. Si guida piano, a pensare il niente della sera, una leggera, beata stanchezza che ascolti con sollievo, quasi, e i pensieri, quelli che scivolano via, quelli che non schizzano ma fluttuano, quelli che tieni lì e non sai bene se i fari delle macchine e i lampioni del viale, li riescano ad illuminare così bene da farti credere di averli già pensati. Una volta almeno.
Pagina Cinquantaquattro.

Ma no che non lo sapevo, giuro, beh, sì, certo che avevo scritto, ma scrivo talmente tante cose che insomma proprio perdo il conto. E poi, ieri pomeriggio, in una domenica uggiosa, l'sms della mia Amica dei Tessuti, ma come, si parla di te e nemmeno me lo dici? Ma se non lo so. E invece, eccomi qui. La mia mail pubblicata su Elle, signora cara, non proprio sul giornalino della parrocchia. E poi, l'indirizzo delle Fragole, ossì, pure quello, e la cosa più importante e più bella è che parlano di lui, del mio Cuore di Maglia. E tutto questo, tutte queste righe mi hanno fatto saltare come un grillo salterino, perchè si sa che è una bella cosa, le prime cento pagine di un mensile sono quelle più importanti, ma lo sanno anche i bambini, come fa a non saperlo lei? Tutto questo mi fa sentire così felice e orgogliosissima e soddisfatta e se non fosse che mi vergogno mi darei una bella pacca sulla spalla, ebbrava, e mi stringerei la mano e mi direi ma guarda un pò tu che cosa che hai combinato. E ringrazierei, una ad una, tutte le persone straordinarie che hanno reso possibile questo progetto, la Filatura di Crosa in primis, tutte le mie Amiche del Knit Cafè che si sono tuffate con me in questa avventura bellissima. E a tutte quelle che non conosco, che mi hanno scritto con la voglia di esserci anche loro. Grazie, grazie, grazie. Per i ringraziamenti dei diretti interessati, si sa, bisognerà aspettare qualche anno. Ma in fondo è bello così. Sarà una festa che non finisce mai, di quelle che se ne parla per mesi e mesi, e sapere che i piccini sono lì, nei loro lettini speciali e trasparenti, con le cuffiette glamour, le scarpine corte mezze pavesino e le coperte, sono il regalo più bello. Grazie, Elle. Anche da chi non parla ancora.
18 aprile, 2008
Tenerezze.

A catinelle.

16 aprile, 2008
Che giorno è.

14 aprile, 2008
Cielo di malva.

13 aprile, 2008
Prima di tutte.

Un grazie speciale a tutte le donne che ho incontrato sabato mattina al Lingotto, a chi mi ha chiamato e scritto, a chi, sconosciuta, mi ha raccontato un pò della sua vita, Sai, Non Ne Posso Avere di Bambini, Mi piacerebbe Aiutare Chi Ha Bisogno.
A loro, a tutte loro, alle mie amiche che mi supportano in questi progetti in cui mi lancio, alla mia Amica delle Provette, delle Perle e della Pastiera, e anche a Biancaneve, voglio dire che sono speciali, nel frivolo e nel serio, a spasso e a far qualcosa di importante, a chiacchierar di gossip e a fare una cosa che, lo so, sentono molto, molto vicina.
Non capita tutti i giorni di scoprire di avere amiche così. E io, come dico spesso, modestia a parte, la capitai.
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Odore di dicembre.
Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...

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Nasce nei muri Esplode di foglie tondeggianti e vellutate, belle alla vista e alle carezze. Nasce nei muri. Al sole, senza terra, ...