29 marzo, 2006

E spariamoci Petrarca, và.



Benedetto sia 'l giorno,
e 'l mese, e l'anno,e la stagione, e 'l tempo,
e l'ora, e 'l punto,e 'l bel paese,
e 'l loco ov' io fui giunto da' duo begli occhi,
che legato m'hanno...



Stamattina va così, che ci si deve fare? E' una poesia che mi piace molto, l'ho scoperta per puro caso un giorno, in un film, L'Amore Ritrovato, con Maia Sansa e quel gran sventolone di Stefano Accorsi. Perchè, va bene la poesia, e il Trecento e le cose, e facciamo gli intellettuali e diciamoci le poesie al mattino alle nove...ma quando uno è sventola, acciderba, và detto.



Col naso all'insù.


Inizierà alle 11,36 e avrà il suo culmine dopo circa un'ora. Almeno, così dicono. L'eclissi di sole di oggi avrà un che di spettacolare vista, che so, dal deserto. Ma anche qui, direi che ha il suo bel misterioso fascino. Come tutte le cose avvolte di leggenda, di sentito dire e di strani poteri, l'eclissi resta tra i fenomeni più affascinanti, almeno per me. Ho conservato gli occhialini di carta del 1999. Era giugno, mi sembra. Forse non serviranno, forse non si vedrà nemmeno così bene, forse sarà talmente breve e circoscritta che non ne avrò il tempo, ma io mi sono portata avanti.
Sono, quel che si dice, una vera donna organizzata.
Anche per l'eclissi, lì per lì.

Meraviglie della tecnica


Prendete un liceale. Belloccio anzichenò, con la testa riccioluta fra le nuvole quanto basta. Prendete un telefonino di ultimissima anzi, futuribile generazione. Da futuro anteriore, ecco. Un aggeggio che manda mail, fa le foto. registra conversazioni e, alla bisogna, ti fa pure una dozzina di tortellini, in un attimo. Il Nostro si trova in trasferta scolastica in una affascinante capitale europea. Unico mezzo di comunicazione,per la mamma, Ansia di secondo nome, appunto, il telefonino summenzionato. Stamattina, un sms da numero sconosciuto. "Ciao mà, il tel non si carica più, è rotto.Ti chiamo io. Baci". Molto bene benissimo. Forse, una lezione da imparare, nel senso, lascialo in pace in gita scolastica 5 giorni, in terza liceo. con orde di amici e fanciulline al seguito a guardar musei e monumenti e far tardi la sera. Un pò lo invidio. E sono contenta che, forse a causa dei suoi studi classici, mi risparmia i ke e i xk', che aborro.
Avrà anche rotto il telefono quando più gli serviva, anzi MI serviva, ma è mio figlio. E lo adoro, assolutamente. Che fare in questi casi?


27 marzo, 2006

Che donnino.

Di facilità estrema. Inventata lì per lì, dando uno sguardo al frigo e considerando che il chilo e mezzo di ricotta scadeva tra pochi giorni. Dosi a occhio, carciofi qualcuno, una grattatina di parmigiano, 1 solo uovo. Ho sbattuto il solo uovo con la ricotta, in un contenitore di una ciotola di un bel fucsia acceso. Anche l'occhio, come si dice? Ci ho aggiunto i carciofi saltati. Avevo un bel rotolo di pasta sfoglia, di quella pronta. Lo ben so, i guru della cucina impallidiranno e invocheranno i sali, ma la pasta sfoglia già pronta, quella da bucherellare, quella già con la carta da forno, resta, con il motore a scoppio, Internet e la Nutella, una delle grandi invenzioni che hanno arrecato giubilo all'umanità intera. Si pone il tutto con grazia internamente alla tortiera, meglio se di un bel colore che si intoni alla presina e ai magneti del forno. 180 gradi per, vediamo, una mezz'ora? Dopodichè, lasciarla raffreddare e servire con insalatina fresca. Ottima per il prossimo pic nic. Da trasportare in un cestino di vimini, la tovaglia a quadrettoni e i tovaglioli veri. Di carta? Giammai!

I compiti della domenica mattina.

Io sono, tu sei, egli è. Modo indicativo, tempo presente. La domenica mattina inizia così, in pigiama, in cucina, con le calzine un pò scese, i capelli arruffati e la scodella del latte lì vicino. Felice perchè ha sentito gli uccellini stamattina, perchè Federico il pettirosso ha mangiato il suo cibo, perchè ha pochi compiti e stasera andremo insieme al cinema. Tutti gli altri dormono ancora e la casa è silenziosa. Il cane le si accoccola sotto la sedia, quasi a scortarla, a proteggerla, a vegliarla. La domenica mattina, in una casa qualsiasi, in qualsiasi posto del mondo, non potrebbe essere più bella, più semplice, più chiara di così. Io sono felice, tu sei felice, egli è felice. Tempo presente. E futuro, bambina mia, per tutta la vita, per sempre.

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...