Prendete un liceale. Belloccio anzichenò, con la testa riccioluta fra le nuvole quanto basta. Prendete un telefonino di ultimissima anzi, futuribile generazione. Da futuro anteriore, ecco. Un aggeggio che manda mail, fa le foto. registra conversazioni e, alla bisogna, ti fa pure una dozzina di tortellini, in un attimo. Il Nostro si trova in trasferta scolastica in una affascinante capitale europea. Unico mezzo di comunicazione,per la mamma, Ansia di secondo nome, appunto, il telefonino summenzionato. Stamattina, un sms da numero sconosciuto. "Ciao mà, il tel non si carica più, è rotto.Ti chiamo io. Baci". Molto bene benissimo. Forse, una lezione da imparare, nel senso, lascialo in pace in gita scolastica 5 giorni, in terza liceo. con orde di amici e fanciulline al seguito a guardar musei e monumenti e far tardi la sera. Un pò lo invidio. E sono contenta che, forse a causa dei suoi studi classici, mi risparmia i ke e i xk', che aborro.
Avrà anche rotto il telefono quando più gli serviva, anzi MI serviva, ma è mio figlio. E lo adoro, assolutamente. Che fare in questi casi?
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