Stamattina è stata dura.
C'è stato il vento stanotte, e alle 3 mi sono svegliata e ho guardato fuori ed era come se qualcuno avesse lucidato il cielo o l'avesse pitturato di fresco. E sparso stelle qua e là, alla rinfusa, come coriandoli. Forse, è stato il vento.
Mi piace. D'estate, mi piace di più. Il maestrale che batte sulle finestre, quello che sa di mirto, di legno, di sale, di acqua fresca, di schiuma, di sassi.Il vento di luglio, che spazza la spiaggia e solleva la sabbia, che non ti lascia stare, che insiste, vieni, vieni a correre con me, in riva la mare, vediamo chi corre più forte, e soffia e fischia e un pò ti imbambola, ma niente e nessuno è come lui.
Fatto sta, che non è luglio, non è Sardegna e qui non c'è il mare, ma oggi sono in salita, affannata, stanca prima ancora di iniziare.
Sarà il vento di stanotte, o sarà che non lo so, ma oggi avrei solo voglia di un divano, un libro, una coperta e una cioccolata all'arancia.
Non è molto, direi.
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