23 marzo, 2006

Quelle come me.


Hanno quarant'anni, più o meno. Sono cresciute a panini al prosciutto e cubetti Zuegg. E Ovomaltina. Hanno cantato con enfasi Lugano Addio e ballato i Santa Esmeralda alla festa del liceo. Avevano il Ciao.
Quelle come me si riconoscono, da lontano, per quella camminata veloce e plastica, mai ciondolante. Di tempo non ne hanno molto, mai o quasi. Sorridono, di quei sorrisi luminosi e chiari, di chi ha sposato un grande amore e vorrebbe un altro bambino, non importa se ne hanno già una dozzina. Si assomigliano. Hanno gioielli importanti e vicino un braccialetto di perline. nessun tatuaggio, se non quello delle gomme da masticare. Leggono, molto, un fiore a seccare tra le pagine. Trucco leggero, burrocacao e un pò di colore. Per poi essere da corsa una sera, da amici, e cosa importa se arrivano con la torta ancora calda avvolta nella stagnola. O con patate e farina per fare gli gnocchi. Hanno chiacchiere da raccontare, lavatrici da stendere, cene per 10 da preparare e guai da risolvere. Cerotti da appiccicare, rate da pagare, poesie da provare. Magari mescolando il riso. Non sono ancora cresciute del tutto, se crescere significa non credere più a nulla e non sognare più e non scoppiare a ridere, o raccontarsi delle storie per stare sveglie o per dormire, a scelta. Niente o quasi le ferma. Hanno cassetti pieni di cose, conservano i nastri dei regali e i biglietti di auguri. E le carte d'imbarco. Possono guidare per ore, preparare 30 panini in 15 minuti, montare un armadio di Ikea e fare un orlo ai pantaloni. Si confidano, si aiutano e un pò si criticano, e un pò si sgridano, tra loro. Per poi scoprirsi, in fondo, più unite di prima. Capaci di grandi amori e grandi collere, grandi litigi e grandi pianti. Niente per loro è sottotono, niente è superficiale o scontato,non le amiche, non i figli, non la famiglia. Che hanno voluto, che hanno cercato, e difeso e sopportato. E che amano, sopra ogni cosa.
Perchè è la cosa più bella, più grande e più vera per quelle come me.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi dispiace di non abitare vicino a te!

Mic.

Anonimo ha detto...

Sei tutta spume...
Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
Sei tutta spume agili e leggere
e i baci ti percorrono e t'irrigano i giorni.

...........

eretta tra i monti e tra gli uccelli,
distruggersi, sterminarsi sola,
abbandonata e unica come un faro di spavento.

Pablo Neruda

diamanterosa ha detto...

Niente di meno che Neruda?
Scomodar Cotanto, per me?
Beh, arrossisco e ringrazio.

Anonimo ha detto...

mi ci vedo
mi ci sento
come già disse qualcuno, peccato non vivere piu' vicine.
cizeta

Anonimo ha detto...

quellq come te, dovrebbero brevettarle. E clonarle. Anche se la copia mai sarà conforme all'originale: unica ed irripetibile.

esseci

Anonimo ha detto...

mi ritrovo in tutto, tranne l'orlo ai pantaloni, pardon!


dibiz

Anonimo ha detto...

Un ritratto così somigliante a me non lo farebbero nemmeno le persone che mi sono più vicine...
"le cose che abbiamo in comune sono 4860...ma dai pure tu sei degli anni sessanta?"
A presto
Raffa :-)

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