Prima ci sono i pensieri. Di quelli fatti sottovoce, un pò per gioco, un pò sul serio. E poi i sogni, detti piano, perchè, lo sanno tutti ormai, se si sogna ad alta voce non è detto che poi tutto vada per il verso giusto. E, in letteratura, molti sono i sogni svaniti perchè troppo urlati. I sogni van coccolati. Scaldati, anche. In qualche caso, coperti bene e accarezzati. Come gattini. Improvvisamente, il sogno prende forma, si alza e vola, e bisogna stare attenti a non farlo scappare di mano, sarebbe un attimo.
I sogni veri stanno lì, a metà strada, così importanti che tolgono il sonno, così leggeri che si toccano appena. Si deve aspettare, farsi coraggio, superare le ansie e andare avanti. E quando tutto sembra impervio e difficile e assurdo e faticosissimo, ecco che un omino semplice ci dice che sì, il nostro sogno è lì, che non è volato via e che siamo stati bravi, così bravi che sarà nostro per sempre.
Ci siamo, dottore.
Stavolta, sì.
1 commento:
i sogni non hanno l'agenda in mano, vanno e vengono ispirati dalla nostra fantasia, a qualunque età e in qualsiasi luogo
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