E' così bello scriverle, le date, trentunodicembre, io le scrivo sempre così, o coi numeri romani, nei biglietti degli auguri, nelle lettere che scrivo a mano, perchè ancora ne scrivo, ogni tanto. Perfino sulle ricevute delle raccomandate, Firmi qui, Con La Data, io scrivo 31 XII 09. E' strano, lo so, sono un pò strana io, me ne rendo conto. Duemiladieci, domani. Che significa l'agenda nuova, quella viola comprata a Parigi, che sa ancora di colla e che annuso e che a sfogliare le pagine vuote mi emoziono un pò, io sono un pò fissata con le agende, vecchie o nuove non fa nessuna differenza. Così, duemiladieci da domani. Lassù, un cielo che pian piano diventa azzurrino, il che fa pensare che forse oggi non pioverà, ma può piovere col sole, come è successo ieri. Domani è tutto nuovo. Il calendario di Doisneau da appendere in cucina, la casellina del Gratta E Parcheggia, che nome scemo, eppure non saprei chiamarlo in altro modo e voucher, sinceramente, è una di quelle parole che abolirei, ce ne sono un mucchio, ma l'ho detto cento volte, angolocottura, per esempio, mi mette una tristezza infinita. Duemiladieci, E' tondo a scriverlo in cifre, ma io che coi numeri non ci azzecco lo scrivo in lettere e mi piace di più. Ha un suono dolce, e fa già allegria, è uno dei pochi anni che finisce con la i, è morbido a pronunciarsi, duemiladieci, senti? non è bellissimo? è uno scoppio di risata, è un sonaglino discreto che si sente appena, lo si pronuncia sorridendo. E sorridendo lo aspetterò, questo anno magico che arriva fra poco, stamattina la nebbia di zucchero appena oltre il pratino, la colazione con la tovaglia rossa e un Babbo Natale seduto sul sacchetto dei biscotti. Duemiladieci da domani. Che sa di nuovo come il calendario della cucina, che luccica come le stelle alla finestra, che un pò temo ma aspetto, preparandogli il sorriso più bello che ho, non farmi del male, non te ne farò.
Tumblr.la Douleur Exquise.