26 novembre, 2007

Il violino.


C'è bisogno di un sonaglino d'argento, un incantesimo, una pozione segreta. Un cappello magico, un mantello invisibile, una bacchetta coi lustrini. E un buffone di corte, per farti sorridere un pò. Dirai che non fa niente, che sai bene che lei davvero non pensava le cose che ha detto, che la colpa è sempre e soltanto e per sempre e da sempre la tua. La TUA, stupida e insulsa fanciulla, che credevi, di trovare una parola, un conforto, una qualunquissima cosa che ti facesse stare meglio? Che scema che sei, donna fatta eppure tanto ingenua, più vuota di una canna, oca tra le oche, spietata, malvagia, cattiva. Pedalare, non è aria da queste parti, nessuno ha niente da spartire con te, viavia, che non è proprio il caso, di queste cose meglio non parlarne, si nasconde la polvere sotto il tappeto, si fa finta che tutto vada bene, e nessuno si preoccupa di aggiustare la vicenda, di metterci una parola, di dire, sentite un pò, la smettete? E poi, una bella frase killer, di quelle che ti fanno aggrovigliare le budella, e rimanere lì, inebetita col telefono in mano. Bella storia. Sù sù, coraggio, via quella faccia da pollo, millecinquecento altre volte ci si è sentiti in questo modo vacuo, e ci si è sempre tirati fuori da tutto. Vedi? è già passato, un bel respiro, il sonaglino e la bacchetta hanno fatto per bene il lor mestiere. Allora cos'è. Questo amaro nel cuore, questo sapore di chiodi e di niente, questa porta che cigola, questa puntina che gracchia, questo violino che stona.

4 commenti:

thecatisonthetable ha detto...

Siamo noi, e noi sole.
Proprio quando meno te lo aspetti, proprio quando ne avresti più bisogno, ecco che arriva la stilettata...
Meno te lo aspetti, più fa male...

Anonimo ha detto...

Puntuale, ogni 20 post carichi di allegria, leggerezza, tenerezze, amori, puntuale spunta il tuo dolore.
Nascosto tra mille splendide parole, centinaia di osservazioni acute, decine di entusiasmi ed iniziative,poi, salta fuori di nuovo, pungente, incalzante, violento. Puntuale.
Mi dispiace tanto.Davvero, amica virtuale.
Un abbraccio

Laura ha detto...

E' che rispetto a certe situazioni non si è mai adulti, purtroppo. Non ci si riesce proprio. Si rimane sempre come i bambini che aspettano la carezza e ogni volta è un calcio in bocca. Fino alla volta dopo, che, nonostante tutto, ci si spera di nuovo. Un abbraccio

MissPurple ha detto...

A me il cazzotto, che mi ha spaccato un labbro del cuore e' venuto dall'uomo con cui ho passato gli ultimi tre anni. Quello che aveva detto 'ti saro' sempre vicino' e proprio il giorno del mio compelanno mi ha sbattuto in faccia che vede un'altra, che parte con lei per gli Stati Uniti. Lui, che venti giorni fa era nel mio letto e che per noia mi chiamava dodici volte al giorno. Il mio compleanno e' cominciato piangendo ed e' finito... allo stesso modo, ma tra le braccia degli amici e allora si, e' stato un magnifico e dolcissimo compleanno. Nonostante la madre degli stronzi sia, purtroppo, sempre incinta. Jo Mason

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