04 novembre, 2007

Merito suo.


La pace, credo. La bellezza, anche. La tranquillità, quella fatta di niente, non che devi andare a cercare di qua e di là, monasteri, ritiri spirituali e cose così. Il niente, insomma. Partita non proprio in forma, senza nemmeno tanta voglia, in realtà. Ma di voglia non se ne ha per niente, sarà la stagione, si dice, per alcunchè. Poi, il sole che sembrava di maggio, l'aria caldina, un vento discreto ed educato, nessun programma, se non giri e giri, una pizza, forse, un film, amici da vedere, ma con calma. Così, ci si porta fuori. Dalle tristezze, dalla malinconia diffusa, dal non voler essere da nessuna parte. Che noiose sono le persone quando sono così, che noiosa sono io quando mi sento così, un pò persa e un pò sospesa, una bolla che và, una mina vagante, un missile terra-aria, un pò brodino un pò nitroglicerina, un pò budino un pò marmo di Carrara. Che noia è starmi vicino, quando non ho il minimo slancio, quando potrei andare a Parigi o a Rozzano con la stessa espressione, quella da antibiotico, quella da Sto Andando dal Dentista, quella che mi fa stare arrotolata come un serpente nel cestino, e non c'è suonatore di piffero che riesce a farmi saltar fuori. Che donna sgradevole divento, quando non ho voglia di cucinare nemmeno un caffelatte, quando il mondo che mi gira intorno e dietro e di fianco potrebbe anche andare a farsi fottere, e che m'importammè. Sarà che c'è il mare. Sarà che luccica e che ho qui il mio Sposo e i miei figlioli più piccoli, ho un bel libro da finire e due maniche da attaccare alla maglia della Princi, che ha imparato ad andare sui pattini. Ho bisogno di tempo e di aria, di vento, anche come quello di ieri a Bergeggi, un vento salato, improvviso e affascinante. Così, piano piano, con piccole cose e piccole carezze, piccoli sciocchi miscugli che sgarbuglino i pensieri più intricati che ho, come il balsamo dopo lo shampoo, così, tutto tornerà come deve. C'è una musica lontana e non sono le sirene, questo mare di seta mi ha fatto un regalo, e laggiù, proprio là dietro, un suonatore di piffero farà uscire dal cestino uno sciocco, noioso serpente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi incanto tutte le volte che leggo i tuoi pensieri!!!!! Spero che la malinconia sia andata via per lasciare il posto a pensieri più lieti.
Un abbraccio.
Tiziana

Maria Ben ha detto...

spero anch'io che ti torni presto la serenita', comunque non ci crederai ma domenica scorsa ero a Bergeggi ! ciao Maria

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