Non c'è un vero motivo per averlo, e di solito non ce l'ho proprio mai, non ci sono abituata a portare il muso, a fare il broncio, a pestare i piedi e a gridare da isterica, non lo facevo nemmeno da bambina, mai, anzi, solo una volta che volevo lo zucchero filato rosa, che lo vedevo per la prima volta e lo volevo e lo volevo e frignavo e insistevo e mio padre mi ha mollato un lordone (do you know lordone ?) che ancora me lo ricordo, proprio davanti al negozio di casalinghi dove adesso c'è una banca, credo, e da allora, ogniqualcolta mi imbatto in un chioschetto di zucchero filato sia esso rosa, bianco o a quadretti, giuro, mi viene da vomitare. Insomma non ho il muso, ma se fossi una da muso oggi lo metterei, lo metterei eccome. E sarei antipatica e insopportabile e nevrastenica e sibilerei dei monosillabi, sarei acida e ingestibile, una m@rda, insomma. Oggi è una giornata così, che mi girano, non so se si può dire, ma in un mondo così, dove mi sento un pò marziana, un pò selvaggia, un pò paracadutata da una galassia lontana, un pò credulona e molto, molto scema, e non so se sono più triste o più arrabbiata o più delusa o più ingenua, ma che ne so, e alla fine non me ne importa un granchè di quello che sono, o meglio io lo so bene come sono, e questo mi basta,e allora, sapete che c'è, muso o non muso, sto caricando un bel vaffa, come dicono i miei figli, e allora e perciò, accomodatevi pure, pensate quel che volete, io continuerò a non capire, io continuerò a fare boh?!, e a restarci male e a chiedermi il perchè, il percome e l'allorquando. E già che ci sono, mi scrivo col pennarello un bel cartellone e me lo attacco al collo, così, CHE NESSUNO MI PARLI. Per tutto il giorno. Facciamo 3 ore. Facciamo un quarto d'ora e non se ne parli più.
3 commenti:
Non oso chiamarti!
Biancaneve
Quei cartelli lì, quelli con scritto "CHE NESSUNO MI PARLI", li dovrebbero vendere al super, in pacchi da venti. Brevettiamo?
Dolcezzà succede ma poi passa e quasi ti viene da riderci su. Smile
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