Si vede subito che non è un giorno come gli altri, il sabato. C'è una luce diversa, una specie di profumo di festa imminente, chi lo sa. Anche chi va a scuola oggi lo fa con un altro piglio, sembrano un pò più svegli, a dire, sì, ci vado, ma oggi è sabato ed è tutta un'altra musica. Ed è bello. Mi piace la lentezza del sabato, magari non si farà niente di che nel fine settimana, nè stasera, nè domani, ma forse la magia è proprio questa. Non avere nessun programma e poter decidere, si và di qui, si và di là o ci si impigrisce con eleganza, si organizza una merenda, una cena non impegnativa, una cosa semplice, vengo così come mi trovo, il tubino e le perle li lascio nell'armadio. Oggi la famiglia sarà tutta al grandissimo completo, ci sarà l'andirivieni di sempre, amici di amici, tanto che un censimento non sarebbe una cattiva idea, per ben sapere chi c'è e chi non c'è. Non piove più, almeno per ora, farò una torta e dei dolcetti, la tovaglia a quadretti non si toglie di sabato, e si scrolla e si riapparecchia a seconda dell'ora, se cena o caffè, se merenda o spuntino. E' sabato da queste parti, le ansie della settimana si accantonano per qualche ora, di pensieri agitati e agitanti non se ne vuole, ci si ricarica per bene, si sta in pace con se stessi, col mondo intero, con l'universo cosmico e assoluto, almeno finchè si può, finchè dura, finchè è possibile.
1 commento:
Bellissima descrizione di un pigro e sonnolento sabato.
Un abbraccio.
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