21 ottobre, 2009

Bonjour, l'automne.

Che bella mattina che è. Silenziosissima, come sa essere bello il silenzio quando ti fa sentire in pace, contenta, di nulla in specifico, ma ci si sente così, e che ci vuoi fare. Si ascolta con sodisfazione questo benessere, questa sottile serenità, certo il frutto di tanti esercizi, esito di tanti lividi, magoni e pianti, momenti in cui ci si è sentiti così soli e disperati e immobili e assurdi. Lontani, alla fine, si è lavorato su di sè, si è imparato, si è cancellato, accantonato, chiusi capitoli e questioni, ci si è fatti più forti, si sono dette cose, ascoltate altre, si è cambiato registro, uniforme. Mai il sorriso. E' un cammino faticoso, come quando fai in salita un sentiero che ti porterà a uno spettacolo meraviglioso, non so come dire, sarà la piacevole malinconia di questa mattina autunnale da catalogo, la pioggerellina, che non sai bene se è pioggia o nebbia, e che mi rende così romantica e melensa, e mi fa pensare e pensare. A cose belle, però. Che non necessariamente son tutte metafisiche e filosofeggianti, echeppalle, ma va bene l'alternarsi continuo, il senso del cosmo e quegli stivali da viale su cui ho messo il cuore giorni fa, verificare il proprio stato emotivo e scervellarsi a ricordare il nome di quel mascara che fa gli occhi da pantera. Così, si dipana questa mattinata autunnale, nella casa in collina silenziosa e ancora un pò in disordine, scarmigliata, scalza e vestita da casa, una felpa di Bali che racchiude un cuore d'autunno, un cuore sfacciato, un cuore che ride.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono felice di sentirti cosi serena, cosa rara di questi tempi, forse, a questa nostra meravigliosa e terribile età... io instabile invece, fra mille cambiamenti visibili e milioni di invisibili, queli che si gestiscono con più fatica.
che ci siano infinite mattine così...per te...
B.

Anonimo ha detto...

Belle queste sensazioni, anche a me l'autunno fa un po' questo effetto: voglia di colori caldi, di lana, di ritorni a casa, del profumo della legna bruciata (che, a Genova, me la sogno...).
Grazie per il tuo modo di raccontare, baci anna

Gallinavecchia ha detto...

Sono davvero felice di sentirtelo dire.
E ti abbraccio :)

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