29 ottobre, 2010

L'incazzo.

Le foglie non scricchiolano più, finito il tempo del rumore sul sentiero, è tutto umido e scivoloso e appicicaticcio, già i ricami della brina, gioielli evanescenti, non da indossare, se li tocchi appena si sciolgono e svaniscono e non li vedi più, non è che ne puoi fare un mazzo e portarli a casa e metterli in un vaso, sarebbe bello ma non si può. I passi sulle foglie umide sono instabili e sconnessi, hai sempre paura di scivolare ma vai veloce, cammini e cammini, senza correre, pesti sul sentiero, guardando a terra, è tutto uguale, molle e fradicio, spiaccicato. Camminare così serve a far svanire l'incazzatura del mattino presto, che è bastata una telefonata ma di quelle giuste, perfette, dorate, chirurgiche, a farti salire l'incazzo. Che non si può dire in altro modo, non c'è sinonimo, o contrario, si chiama così e basta. E' una specie di calore, una fiammata, come quando stai troppo vicino al camino acceso, che ti fa pensare, Adesso Spacco Qualcosa, una forza che non sai nemmeno da che parte arrivi, che nemmeno sapevi potessi sentire, ma che c'è.  Incazzarsi così al mattino presto è meglio, nel senso che poi hai tutto il giorno per fartela passare. Ma mi fa capire che mai io possa avere, o possa aver avuto o potrei mai nella vita  avere bisogno di qualcuno e di qualcosa e che tutto, proprio tutto lo devo fare da me. Ora, ci starebbe un bel vaffanculo, ma di parolacce ne ho già dette troppe e sono solo le 9 e che arrivare a sera tempo ce n'è, e poi il week end lungo e l'ora solare, sì, direi che ho tutto il tempo per farmela passare e stare meglio e a camminare sulle foglie  bagnaticcie, ma piano e dolcemente, magari con la musica,  facendo attenzione a non scivolare e a guardarmi attorno, che splendida nuvola di nebbiolina sottile e di alberi e freddo qualcuno che non so ha preparato per me. 

4 commenti:

viola ha detto...

Ma bene! E siamo in 2... Io non ho ricevuto telefonate di prima mattina, ma arrivata in ufficio il collega con cui interagisco non c'era. Lo so, ieri ero in ferie io, ma che lui fosse in ferie oggi non lo sapevo proprio: mi sarei preparata psicologicamente! Così una mattinata di lavoro senza respiro, con i nervi sempre più tesi...Con tanti vaffa che avrei voluto buttare fuori e ceh ho tutti nel collo che mi strozzano!!!!

Gabriela ha detto...

Fortuna che ci sono le passeggiate...a ridimensionare i momenti in cui veramente il mondo sembra avercela con noi e in cui ci sentiamo schiacciate e distrutte.
E poi, invece, magari, il fine settimana si rivelerà piacevole e sereno!
Lo spero, per te, anche per me!
( che però ho giurato che dò il bianco in cucina e che quindi tanto piacevole di sicuro non sarà...)

Daniela... ha detto...

Toc toc... è permesso? Ciao, volevo sapere se hai poi trovato un cotone italiano che si adattasse ai dishcloths... :) ...volevo consigliarlo alla mia mamma...così comincia a preparare i pensierini di Natale....e io faccio la cavia volontaria (ih ih ih).
Un abbraccio, grazie e ciao.
Daniela

Filly ha detto...

.. e che sia un VAFFA ben indirizzato
ne dico anche io e tanti
i rapporti diventano sempre più superficiali, ma da queste cose misuri chi ti circonda e ti regoli però! ti devi regolare ..
lo so, per molti non è facile diventare quel che non si è ... ma bisogna tutelarsi, per non sentirsi ancora così
.. un grosso abbraccio con il cuore ovvio

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