01 giugno, 2011

Cosa c'è.



Lo sai cosa c'è di più buono del profumo del tiglio?
No.
Il profumo del Tiglio Bagnato.
Ma dai.
Già.
A passare dal viale non ci si crede di quanto buono sia, davvero, non puoi capire. 
Esagerata.
Ma no, invece. Il profumo del viale è già forte da solo, ma è un forte che ti avvolge e ti culla, è un profumo che ti entra in testa e se ci pensi te lo ricordi bene, non è mica semplice ricordarsi di un profumo, non è una poesia o una canzone, o il nome di una via, che se ci pensi un attimo dici, ecco, quello lì. No, a pensare a un profumo non è facile, provo a ricordare uno di quei profumi che andavano tanto quando ero una ragazzina delle medie, Charlie, credo che si chiamasse, erano tutte impazzite per quel profumo, a me faceva vomitare, e se ci penso credo che sia l'unico dei profumi che mi ricordo a memoria. Il tiglio è uguale, potrei ricordarmelo anche in mezzo al deserto, per dire, dove di tigli nemmeno il sentimento, o in cima a un monumento, o pensarci mentre passo davanti a una rosticceria cinese. Ecco, il profumo del tiglio io  lo so. E lo amo di un amore semplice e assoluto, perchè mi ricorda una casa che avevo, i miei figli maschi piccini, la strada di ghiaia, le nocciole, il pergolato e le rose, il pozzo, Torino all'orizzonte, gli scuri alle finestre e i miei bambini biondissimi.
E poi, se a questo ci mescoli l'odore dell'acqua, del temporale, delle foglie bagnate, dei fiorellini di tiglio inzuppati, delle foglie che ci crescono in fondo, alla base, hai mai visto quante foglioline nuove ha un tiglio tutt'intorno, una specie di piccola aiuola personale, se la fa da solo, mica nessuno gliela fa un'aiuola, a un tiglio.
E' un albero buono, il tiglio, romantico, un pò demodè, decadente, in tutti villoni vecchi e un pò scrostati c'è un tiglio, una palma,  un glicine, qualche volta un cedro del Libano. Non so perchè, ma è vero, è così. Nessuno pianta più tigli nei giardini. E' imponente ma discreto, e si fa ricordare per quel suo odore rilassante e frizzante che ti fa dire che è estate, che finisce la scuola, che si è già un pò in vacanza. Il viale dei Tigli che faccio ogni giorno, oggi era di straordinaria bellezza e profumo, l'essenza stessa delle calma e del verde, e del lucido e dell'acqua.
Se rinasco albero, vorrò essere un tiglio.



5 commenti:

marzipan_28 ha detto...

Sotto la mia finestra ci sono due tigli, uno più grande, uno piccolo, che profumano come sai. C'era anche una palma, ma oggi l'hanno segata in pezzi e portata via. E' morta a causa del punteruolo rosso, ma io preferivo vederla dalla finestra anche così, con i rami secchi. Era qui quando sono entrata, giovane sposa, in questa casa. Era più bassa, riempiva tutta la finestra di sè. Sono passati i decenni, crescendo ha liberato la finestra salendo verso il sole. Ora lo spazio tra gli allori mi sembra quello lasciato da un dente estratto e non rimpiazzato. Questo mi sa che non lo potrò rimpiazzare.
Tornando ai tigli, stamane avevo messo Tilleul d'Orsay, un profumo che va bene solo in primavera, è come portarsi un piccolo tiglio appresso. Forse ti piacerebbe.
Scusa le chiacchiere.

diamanterosa ha detto...

Chiacchiere peraltro bellissime.
Ho fatto una ricerca, direi che mi piacerebbe eccome, cera d'api e limone insieme al tiglio. Questo Tilleul d'Orsay non mancherò di annusarlo, in qualche profumeria di nicchia. Grazie, come sempre.
L.

Ombry ha detto...

In questo angolo di web si leggono sempre fresche e piacevoli testimonianze, scritte in un italiano di ottima qualità... questa volta anche profumate di un profumo a me molto caro: ho un viale di tigli vicino a casa che mi proietta indietro nel tempo. Specie in questa stagione mi sembra di avvertire l'odore della casa dei nonni... dei miei adorati nonni...
Un caro abbraccio

Anonimo ha detto...

Se tu scrivessi un libro sarei la prima a comprarlo, scrivi in una maniera straordinaria ,descrivi ciò che vedi con gli occhi e col cuore facendo sentire il lettore parte di te. Complimenti

Gabriela ha detto...

Concordo con Anonimo!
La casa in cui vivo da 21 anni era sovrastata da un tiglio secolare.Lo si vedeva da tutta la valle. Il suo profumo era assolutamente inebriante. Il ronzio delle api un rombo. Ad un certo punto con le sue radici ha cominciato ad alzare la veranda e a crepare i muri.
Il giorno in cui l'abbiamo dovuto abbattere, mio figlio che aveva 8 anni ha pianto.
Per me la valle non è più la stessa.

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