Ma come, il cielo non è sempre allo stesso posto? e poi, dopo tutto quel sole di ieri? Fatto sta ed è che il cielo stamattina è proprio basso, grigio di un grigio morbido, cielo che sembra mare, vicino, a onde lievi, il cielo basso che annuncia freddo, e neve, e ancora freddo, e che scende come fuliggine sopra di te, il cielo basso non è un bel segnale, ti fa sentire agitata senza un motivo reale, uno che sia uno, se ti allunghi lo puoi toccare, il cielo basso è una cosa strana, è infido e beffardo, fa tutto immobile, più della neve che invece è spettacolo divino di bianco e distese intatte di luccicchii, qui di luccico non c'è proprio niente, è grigio e basta, basso e basta. E' una mattina ferma, di quelle che non dovrebbero venire, ma, dacchè son qua, che passino in fretta, che se ne vadano via veloci così come sono venute, quanto tempo ci vuole a formare una mattina così, a mettere tutto in fila, a posto immobile, l'erba gli alberi e le cose, le rose intirizzite, ultimo sorriso colorato in una distesa di foglie un pò secche un pò umide. Quanto tempo ci vuole a preparare un cielo così, a onde continue, un cielo che pesa da quanto è vicino, non lucente, non gradevole, niente di tutto ciò, solo nuvole e niente, cielo infingardo che si insinua, che ti avvolge ma non culla, che ti sovrasta ma non protegge, che ti guarda ma non ti accompagna, se ne sta lì, scende come fuliggine che non è nera ma di nessun colore, che non luccica e non sorride, fuliggine invisibile del cielo basso di dicembre.
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