07 giugno, 2006

Il cerotto.

Un cerotto e passa tutto. Anche dove non c'è niente, neanche un graffio o una sbucciatura, il cerotto infonde, da tempo immemore, la sua bella fetta di sicurezza. L'operazione diventa un tantino difficile quando il suddetto và apposto sul cuore. Lo ben si sa, il cuore è viscido, scivola via e non ne ha nessuna voglia di farsi curare. Neppure da me, allenata da improbe somministrazioni di sciroppi e antibiotici a fanciulli recalcitranti e ogni sorta di medicine a cani e gatti, si sorvoli sul paragone. Esso, il cuore, è uno strano aggeggio. Che a lui non si comandi è cosa nota, ma qualche volta ti verrebbe da prenderlo a schiaffi, lì per lì. Come, fedifrago, è proprio il momento in cui ho più bisogno di te, e tu, sciocco d'un muscolo che non sei altro, ti metti a battere troppo forte e a non reggere più o quasi? Come sarebbe a dire, cuorucolo da mercato, che proprio adesso fai il prezioso e dici beh, fai senza di me? Lo so, lo so. Forse hai avuto un periodo di grande lavoro, surmenage si dice, vero?, e allora, dai, forse ti sei un pò scocciato e allora, vedi, un cerotto e passa tutto. Avrò più cura di te, ma averla di te è averla di me, cura e maestria nell'essere più forte, non farsi scalfire dalle cose, non farsi squassare il petto dalla paura e dall'ansia perchè lì sotto ci sei tu. Imparerò. Un cerotto, comunque, per cominciare. Ma, una domanda, Gucci fa cerotti? Sarebbe un'idea.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sai che c'è? Se anche Gucci li facesse, i cerotti, forse al cuore non garberebbero. Occorrono cerotti ben diversi, fatti di miele e sorrisi.

Syl.

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