04 giugno, 2007

Il Campanile.


Di campanili così, non ne ho visti altri. Mai. E' a forma di siluro, non so come dire, arrotondato in cima, un pò arabeggiante. E' il posto dove sono nata. Dove sono stata, per circa 18 anni, i primi della vita, i più importanti, forse, certamente i più belli. Ho alternato strani sentimenti nei suoi confronti. Mi sembrava che fosse troppo piccolo e provinciale e pettegolissimo, un pò limitato, se confrontato alla vicinissima Pavia, e al dietro l'angolo Milano. Mi piaceva però, quel suo essere così famigliare, ci si conosce più o meno tutti ed è il bello e il brutto delle vicende, ti senti a casa ma tutti sanno tutto di te, non va mica bene. Ma chi l'ha detto. Il mercoledì è giorno di mercato. La domenica c'è Messa alle 9,30 per i ragazzi e alle 11,30 la Messa Grande. Dopo, si comprano le paste e si và a pranzo. Ieri sono stata in Chiesa, alla Cresima della figlia di una di quelle amiche che, se hai la fortuna di avere e conservare, sono con te dalle scuole medie. Intatte. E non importa se si hanno tonnellate di figli e mariti e varie vicende, a chiacchierare è come se i 30 anni che sono passati non siano passati per niente, e siete sempre lì, col chewingum e le Superga appollaiate sul sedile del motorino a dire scemenze. Intatte, anche loro. Ma la Chiesa mi ha fatto un certo effetto. Ho passato qui molti pomeriggi, ho cantato nel coro per anni, fatto le prove della veglia di Natale, il Presepe. Ho scritto il mio nome dietro il muro dell'organo, mi sono nascosta una volta nel confessionale. Ho fatto Prima Comunione e Cresima. E anche il funerale di mio padre, ero seduta nel banco di destra. Amo questa Chiesa, dove avrei voluto anche sposarmi. E non mi sono sposata in nessun 'altra che non fosse questa. Perchè di questi campanili, anche se non comuni e un pò arabeggianti, ben pochi ce n'è.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

....sono veramente felice di aver trascorso un momento importante della vita di mia figlia, insieme a te, che mi sei ancora molto vicina e che sei l'Amica di sempre, quella però con la A maiuscola.
Pat.

Anonimo ha detto...

Parole verissime, valide anche per me.
Bacio
Angie

Anonimo ha detto...

Oh mia cara, ho riconosciuto subito la sagoma del companile di Casteggio!
Per me e mia mamma il mercato di Casteggio è un appuntamento che abbiamo onorato per anni, non parliamo poi delle fiere di aprile e settembre.
Ho persino "rischiato" di andarci a vivere con un fidanzato sbagliato. Anche se non rimpiango né quel fidanzato né tutta la situazione, ogni tanto ho ancora nostalgia di quella casa dietro il Pistornile, affacciata sulle vigne degli Albani e su un nido di tortore.
Un saluto
Chiara

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