09 marzo, 2008

Lingotto, anch'io.

E alla fine, ci sono andata anche io. In verità, sapevo da tempo quanto Cristiana organizzasse al Lingotto ogni secondo sabato del mese. Ben perciò, mi sono recata, con la mia Amica della Pastiera, a questo scellerato incontro di genio e creatività. Invero, obnubilata come sono in questi ultimi giorni, il fato ha voluto che sbagliassi confondessi, che travisassi le precise istruzioni di Cristiana. Ristorante del Pastificio al Lingotto. E io, la tonna, che stazionavo da Eataly. Ma ci siamo testè riprese, non prima di aver scorribandato per gli scaffali, acquistato pasta e sale e caramelline per poi recarci alla giusta meta. Lì, si è schiuso un mondo magico di filati ricercati, di riviste introvabili, di lavori a 72 fili, di giochi tricottati, di una misteriosa quanto affascinante tecnica di sfilaggio che ci ha fatto restare di gesso. Una meraviglia. Son persone speciali quelle che incontri ai knit cafè. La sanno lunga e te la insegnano. SI armano di santissima pazienza per trasformare il tuo banale dirittorovescio in qualcosa di decisamente migliore. Come il Vertigo, per esempio, che non è un gioco erotico o una giostra del Luna Park, ma un cappellino per l'inverno prossimo, fatto tutto a spirali e giravolte, che ho testè imparato e confezionato. Perchè vero che non sono brava, ma come dire, l'impegno ce lo metto eccome. Grazie a Cristiana, Ursula, Maya e a tutte le altre che hanno festeggiato con me, senza mimosa e nel miglior modo possibile, un altro Otto Marzo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La prossima volta vengo anch'io!!!!

Buona settimana!

Flavia

Knitaly ha detto...

Siamo state bene insieme ... che bel pretesto la maglia! E chi l'avrebbe immaginato un anno fa!

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...