Perchè di fuori piove. Fiori, di un profumo sottile e discreto, il lillà del pratino, le rose, una viola strappata e rinata nel bicchierino da rosolio di mia nonna. Fresie candide e qualche tulipano. Fiori dentro. Perchè è domenica, la prigra, magnifica domenica di noi qui, qualcuno dorme ancora, c'è chi studia e chi suona, chi niente fa, imbambolato sul divano, che bello è l'imbambolamento della domenica mattina, non sai se fare molto o fare niente, ma hai davanti a te una giornata dove tutto può accadere se lo vuoi, puoi cucinare per ore o fare un uovo sodo, leggere un libro tutto d'un fiato o sfogliare annoiata una rivista, che potrebbe essere di due settimane fa. E' una domenica di pigrizia assoluta, si voleva il sole, ci si deve accontentare di quel che c'è, di questa pioggia di traverso sui vetri, del niente. Coraggio, una spinta, via le tazze della colazione, via i biscotti e le briciole e le cartacce e i cucchiaini appiccicosi e il bicchiere vuoto della spremuta e il tubetto delle vitamine. E tùffaci il viso in questo mazzo delicato, e vai col pensiero mille miglia lontano, al sole, alle cicale e ai pic nic, e a sederti nell'erba verdissima, e a passeggiare di buon passo fino alla chiesa. Tu, sparecchia le tazze e ogni tanto, annusa, e ruba questo profumo di fresco e questi colori teneri e la bellezza. Fuori la pioggia, dentro questi fiori e se ti guardano storto, che male c'è.
1 commento:
Bellissima la tua composizione indoor... mi sembra quasi di percepirne il profumo :-)
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