Si parte a scaglioni, a plotoni, a piccoli gruppi, a due a due, in fila indiana, dalla Casa Nel Blù. Mai siamo stati così in pochi, lo Sposo ed io ce lo dicevamo stamattina a colazione, che strano, così pochi figli, e raramente tutti insieme. Chi va e chi viene, chi parte e chi arriva, chi trànsuma, staziona, fa un saluto e se ne va. Chi doveva stare mezz'ora e si ferma una settimana, chi ha il biglietto di andata e giammai per il ritorno, chi fa finta di non trovarlo, chi neppure lo cerca. E' una grande soddisfazione, questa, per questa casa, che è nata per questo, in fondo. Una vacanza così, dove non ci sono orari precisi ma dove tutto funziona con precisione chirurgica, meticolosa sicronia, pur essendo la metà di mille, tutto va avanti da sè. Le lavatrici, gli stendimenti, le lavastoviglie di soli bicchieri, le colazioni da collegio, la Nutella da Cinque Chili che fa la gioia della mia Vicina del 12. Sì, da non scordare i vicini, gli amici, i non residenti ma i viandanti, Che Fate?In Quale Spiaggia? La bellezza di questa estate che sta finendo più o meno, sta tutta qui. E' nel salutare con il magone la Biondina Riccioluta, l'unica che sa domare il mio Imbizzarrito Figliolo Giurisprudente. E anche l'Amico, biondo anch'esso, che ormai è parte integrante di questa chiassosa famigliola, che estate sarebbe se no. Ad ogni partenza c'è sempre una lacrima minuscola, che si vede appena, non amo i cambiamenti di stato, e mi immagonisco, sempre. E questa casa di vacanza, quella che sa di mirto e di menta e di limone, corbezzoli e candele, cuscini e orchidee, questa casa , isola nell'Isola, si svuota piano piano, saluta appena con uno svolazzare di tende, e fa finta di nulla, ma chi ci ha vissuto sa che un pò di magone viene anche a lei.
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