Quest'anno il limone è una quercia. Verdissimo, profumato, imponente. Pieno zeppo di fiorellini delicati che si mescolano alle foglie lucide. Sarà un raccolto abbondante. Così diceva, nella mattina del primo luglio, lo sguardo perso verso il mare piatto, fa già caldo, osservava, eppure è ancora mattina presto, nessun vento e nessuna nuvola. I pensieri della scrivente sono buttati in un angolo alla rinfusa, come i fogli di cellophane quando ti arrivano i mobili, ne ho fatto un groviglio confuso, li ho arrotolati su loro stessi e cacciati lì, spero di dimenticarmi dove li ho messi, spero di cercarli e cercarli e di non riuscire a trovarli, come mi succede spesso con gli occhiali, le chiavi, gli anelli che tolgo per lavare i piatti. Dovrei curare una stanchezza che non vorrei, io non dico mai Sono Stanca, e forse non lo sono nemmeno ora, in realtà, o forse, non lo dico mai per decenza, perchè così mi hanno insegnato, perchè stancarsi non mi appartiene, stancarsi è la resa, il lasciarsi sopraffare dalle cose, dagli eventi, dalle burle semigravi della vita di ciascuno. Mi lascio così, a guardare gli spruzzi che bagnano il giardino, passando dagli spruzzi al mare piatto, al prato, alle rocce, ancora agli spruzzi e via così, fino a quando mi faranno male gli occhi dal tanto passare da una cosa all'altra, ma così, sembra che la mente non pensi a nulla, che l'impianto sia fermo, che ci si sia anestetizzati un pochino, si è in un posto così bello che sarebbe un delitto vero stare male anche qui. Ci vuole tempo, signora mia, lo lasci dire a me che di queste cose ci capisco, faccia di questi giorni dei giorni belli e tremendi da ricordare con un sorriso di compiacenza fra un pò, come a dire, è passato, guardi i fiori del limone, ci tuffi la faccia dentro per berne il profumo di pulito e di bianco, sono anche un pò viola se li guarda bene. Ne metterò qualcuno in una ciotola di vetro, con l'acqua trasparente e qualche petalo colorato. Farò un piccolo giardino zen dove posare lo sguardo, stanco di tanto blu, tra quello del cielo e quello del mare, dal colore di niente degli spruzzi di acqua sul prato. I fiori del limone saranno un rimedio, la ricerca della pace, un'invenzione per i pensieri pesanti, che, guarda un pò, sono gli unici che trovi all'istante, appena mi giro, non appena mi metta a cercarli , appena mi chieda dove li ho messi.
2 commenti:
Poetessa dell'anima, poetessa dell'animo:) Grazie e tvtb Emma
bellissime foto e bel blog,, se vuoi fare un giro nella mia cucina, http://biscottirosaetralala.blogspot.com
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