Una mattina così, un giorno così, il mercoledì non mi piace, o forse è solo questo qui, è un giorno che non ha granchè senso, non so nemmeno se si dice, ma io scrivo come parlo, rovescio qui sopra quel che mi passa in testa e qualche volta faccio errori grossi come case, da segnare con due righe, una rossa e blù, che non ho mica mai capito se era più grave rosso o più grave blù, ma mi piaceva così tanto quel pastello con due punte, chissà se si trova ancora in giro, fa tanto professoressa di inglese, mezzo tacco e calze coprenti, la cartella di pelle, i capelli scoloriti, gli occhiali con la catenella. E' una mattina lenta, non fulgida, non brillante, non niente. Non so immaginare il freddo che fa di fuori e forse nemmeno mi interessa, alla fine. I giorni di fine ottobre sono così, non tristi ma sulla buona strada per diventarlo, non piatti ma che ci mettono tutto l'impegno per. Così, ci si organizza, si stila un piano d'attacco, si rastrella attorno a sè un bel pò di energia, come si fa con le foglie, che il vento ne ha buttate giù una tonnellata i giorni scorsi e han voglia i giardinieri a passare per la strada con l'Inutilissimo Spostafoglie, che, per l'appunto, le sposta da una parte all'altra e che ne fa dei mucchi, che poi passa un altro giardiniere con l'Altrettanto Inutilissimo Aspirafoglie, che, toh guarda, le aspira e porta via, e dopo un pomeriggio, da capo, le foglie sono ancora sulla strada, e forse sarebbe una buona idea lasciarle lì dove stanno, sono così belle, un tappeto di colori dal rosso all'arancio al verde scuro al marrone e che qualcuno potrebbe anche prenderci spunto, vediamo un pò, di che colore me la faccio una sciarpa nuova o un altro Ridicolo Cappello che mi piace un sacco, che colore va di moda, aspetta un attimo che vado a vedere le foglie. Si srotola così, la mattina calma del mercoledì mattina, (!), il caffelatte quasi freddo ancora sul tavolo, tra biscotti avanzati, polvere di Nesquick un pò rovesciata, appena appena, una biro che è servita a firmare qualcosa, il silenzio del mattino presto, ancora tutto da progettare. Da fuori nessun rumore, il camion della plastica mica passa di mercoledì, ci sono le gazze che bisticciano, e i giardinieri mi sa che leggono le Fragole, stamattina foglie ovunque, meno male.
2 commenti:
Ciao, Laura.... ti confermo che il pastello rosso/blu si trova ancora!!!! Ne ho qui sul mio scrittoio un esemplare bellissimo,dal pomposo nome di BICOLOR SLIM, mica bau-bau-micio-micio!!! Lo trovo estremamente elegante e proprio impensabile non averlo!!! Se trovassi difficoltà al suo reperimento, avvisami e provvederò ad inviartelo subito!!!
Bacio grosso
Cinzia
PRIMO: ma le prof di inglese di allora erano uguali in tutta Italia???
SECONDO: ma il nesquik che ad alessandria acquisisce la "C",sta a significare che a casa vostra..."velocizza gli astanti"?!?
PErche se e' cosi voglio anche qui il NESQUICK!!!!!
La vicina del 12
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