22 novembre, 2011

Pensieri e mandarini.



E va bene che è novembre e va bene che è  uno dei mesi che proprio non reggo e va bene che la nebbia e le nuvole basse e i rami stecchiti e tutte quelle foglie poi e poi il freddo e poi il nulla, e poi la pioggerellina e poi ancora e tutto il resto. Sono giorni fermi lassù, nella Casa in Collina. Non perchè ci si annoi e si sbadigli e  si faccia zapping e ci si trascini tra divani e poltrone, beh, questo proprio no, si gira come trottole ad onor del vero, come al solito, come sempre. Sono giorni fermi perchè qualcuno di casa è/è stato/ sarà un pò malaticcio, febbriciattole e mal di gola, cose di poco conto, certo, mali di stagione come dice il fruttivendolo di piazza Marconi, ma lui viene dal Marocco, come fa a dirlo, in Marocco mica c'è l'influenza, in Marocco c'è il sole e il deserto e la sabbia e i dromedari e i tuareg e il thè alla menta e il cous cous. Io l'influenza non ce l'ho e devo dire che di salute sto benissimo, cioè non starnutisco, non ho le ossa rotte, non ho mal  di gola, nonostante mi ostini ancora a girare senza calze, ma si sa, scellerata son, talmente scellerata da esser vista una domenica mattina all'Esselunga con i pantaloni del pigiama, vero che non li sembravano, del pigiama, perchè non è che avessero i fiorellini, per dire, ma lo sapevo io, ed era stata una spesa non prevista, dovevo solo ritirare la Ginnasiale ad un concerto, e poi invece sono passata dall'Esselunga, che male c'è, mica si deve scomodare Armani per far la spesa la domenica, vabbè. Io l'influenza non ce l'ho, nel senso che non vado di Tachipirine e spremute, però non è che stia benissimo, nel senso vero del termine, non saprei dire, sono lievemente alterata, nervosa? no, non direi, non ho neppure mal di testa, ho tutte le mie cosine a posto, come si dice, solo che. Solo che non sono al meglio, solo che c'ho dei pensieri, ecco. Ci sono vari tipi di pensieri, macigni e sassolini e altri invece sottili sottili, come sabbia, che a metterli insieme, uno sull'altro, cose da niente, per carità, ma prova tu a mettere insieme un bel numero di granelli di sabbia, una miriade, come nel deserto, e tanti granellini fanno una tempesta, glielo dovrò dire al mio fruttivendolo Sahid, lo sai o non lo sai che qualche volta le tempeste di sabbia ci sono anche qui, e non dirmi Mali di Stagione, per piacere, se no, giuro, i mandarini li compro al banco di fianco.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La sabbia è sopravvalutata, é solo un insieme di minuscoli sassi. Vitt

Gallinavecchia ha detto...

Sabbia malefica, entra dappertutto, si annida, si insinua, mica la si può scagliare lontano come un sasso nel lago, che quando si avverte il 'plof' ci si sente subito più leggeri. No, lei è più infida, antipatica. Non lo capisce che non siamo in Costa e che deve sloggiare, vero? Ma tu accendi il Folletto: io dico che le basterà sentire quel bel rumore di aspiratutto per dileguarsi!
Ti abbraccio
S

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...