Poteva andare meglio, decisamente. mai passaggio dall'ora solare a quella legale fu più sfigato di così. Pioggia, pioggia e ancora pioggia. Beh, certo, siamo stati ad una bella festa di compleanno sabato sera, e già questo avrebbe dovuto tirarci sù. Ma il cambio dell'ora di solito è accompagnato da un bel tramonto, dalle finestre aperte, dalle maniche corte, dalla frittata coi pomodori, e via così. Invece un bel niente. Cielo color totano crudo, perchè fritto, lo sanno tutti, è doratino, domenica sera passata ad assistere il liceale che stanotte (!) parte per Berlino, e quindi via di stiraggio. Che di stirare, signora mia, questa volta proprio glielo giuro, non ne avevo voglia alcuna. E lo sa anche lei, che se si stira senza voglia, è più il danno che si fa. Si appiattisce tutto con le mani, si fa finta di non vedere le piegoline che si formano, si spruzzano tonnellate di appretto, quello ecologico, per carità, che io al buco dell'ozono ci penso eccome, mica solo lei che fa tanto la maestrina e non si perde una sola puntata di Superquark. Anzi, glielo dica lei al quel suo amico Piero Angela, che la prossima volta si informi per bene e che l'ora legale si fa in un week end di sole. Se no, di legale, non ha proprio un bel niente. Lo sa anche Shakira.