30 agosto, 2006

Lo iodio aiuta.


Sono una mamma famosa fra gli amici dei figli, per non assillarli mai e dico mai, con i compiti delle vacanze, che trovo un'assoluta perdita di tempo. Cionondimeno ( e qui il Devoto Oli dà già i suoi bei risultati), essi, gli amici, non sanno, nel loro ingenuo idolatrare la scrivente, che infliggo ai miei figlioli uno sporco ricatto, a chiamarlo col suo nome. Cioè, io non li assillo con i compiti delle vacanze, ma loro, allorquando riporteranno un infimo voto nei suddetti, avranno revocati tutti i permessi di uscita, partite di calcetto, feste di compleanno, commemorazioni e affini, fino al 1 gennaio dell'anno successivo. Svelato l'arcano, gli amici dei miei infanti possono smetterla con le osanne. Il figliolo di terza media, brontolando arranca. Con l'inglese e il francese, con il tema Come Hai Trascorso Le Vacanze, analisi logiche, e come nelle migliori tradizioni, con la matematica. Il mio sposo ed io, per formazione e inclinazione, ci siamo divisi le forniture di assistenza. E indovinate a chi spetta la matematica. Trovandosi però ancora sull'Isola, quale migliore cornice di una spiaggia semideserta per completare gli ultimi problemi, gli ultimi odiosi teoremi, potenze e affini? Dicono che lo iodio sia un toccasana per le alte vie respiratorie, scongiuri i raffreddori e fortifichi i bronchi. Spero di poter presto testimoniare che schiuda anche le sinapsi celebrali, riuscendo finalmente a far entrare in zucca al mio splendido figliolo anche i più ostici numeri periodici. Nebbia totale o quasi, per me. Ma, a mia discolpa, potrei recitarvi qualcosa di Dante che so, il Canto Terzo del Paradiso, quello con Piccarda Donati, che mi piace tanto. A pensarci bene, anche io da ragazzina stavo al mare tutta l'estate. Allora, funziona!!!!!

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