01 marzo, 2007

Marzo.


C'è un momento. Unico e un pò surreale, qualche volta. Un momento in cui non si è ancora del tutto svegli ma non si dorme più. L'odiosa sveglia non è ancora suonata, o sì?, e si sta lì, immobili, a riordinare i pensieri della notte, sbatterli per bene e ripiegarli. Serviranno poi, più tardi. Stirare quelli del giorno che và ad incominciare, prepararli, le cose da fare. Si sta lì, gli occhi chiusi, il respiro ancora regolare del sonno che è andato via, certo, ma basterebbero ancora pochi minuti e ritornerebbe, beffardo e meraviglioso, il sonno del mattino presto, quello che ti fa arrivare tardi al lavoro, che ti fa vestire a razzo saltellando per la stanza a infilarti scarpe lavandoti i denti e prendere dalla dispensa un pacco di biscotti, andiamo, la colazione si fa in macchina, non c'è tempo. Ma siamo qui, ancora. Il delirio della mattina ancora non è iniziato, fa caldo sotto le coperte, ma non abbiamo voglia di scoprirci, stiamo qui, che ora sarà?, la casa è ancora silenziosissima, si imprigionano sul cuscino gli ultimi minuti di questa beata pace. I sogni, si sa, sono irrequieti e capricciosi, non ne vogliono sapere di restare lì, e volano via, passando attraverso i vetri, nel cielo grigiazzurro di questa primavera precoce, regalata, benvenuta. Molte le cose da fare, in una mattina così, e allora, si sprono gli occhi e si sbircia fuori, fra i rami deli alberi, a vedere il primo regalo del mattino, e decidere se sarà un giorno speciale oppure no. Ci sarà il sole, quest'oggi. E sarà il sole di marzo. Più speciale di così!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sembra un po' banale dirlo, ma girare il foglio del calendario basta a dare una suggestione di primavera
Sciura Pina

Anonimo ha detto...

E il 19 marzo festeggerò il mio 32esimo compleanno.
Ho di nuovo la frangia e una specie di caschetto a metà collo, stessa pettinatura o quasi di quando avevo otto anni. All'epoca i miei chimavano un amico fotografo per fare scatti con la torta, zii, cugini ed i nonni.
Ed ho ancora quell'espressione, quegli occhi furbi ed il sorriso gentile di chi sa qualcosa che tutti gli altri non scopriranno mai...
Ben tornata :-)
Angie

Erik, il Vikingo ha detto...

Ed io che ti pensavo tutta Mulino Bianco, sveglia con il canto del gallo, colazione all'inglese tutti attorno al tavolo, con il marito in giacca (abbotonata) e cravatta, bimbi che sorridono, battute scherzose già alle 7 del mattino...

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...