Il tempo è incerto, c'è un leggero venticello e magari ci sarebbe qualcos'altro da fare, ma cosa importa. Oggi di stare a casa nessuno ne ha voglia, è una specie di anticipo d'estate, il costume e l'olio solare, si mangia qualcosa lì e poi si sguazza se si vuole, si legge, si chiacchiera. Non mi ricordavo come, a piccole dosi, il luogo dove vivo potesse essere così gradevole. Ci si conosce tutti, o quasi, si vedono le new entry, si spettegola un pò sulle vicende dell'inverno, sugli amorazzi nati e quelli ahimè miseramente finiti, sulle riunioni di condominio, su quello del C che passa il tempo ma fa sempre ben la sua sporca bella figura. Ho portato la musica, un libro, potrei dormicchiare, se voglio, ma il gustoso racconto di un'altra, mirabolante avventura della signora Tale, signora mia, è proprio il caso di dirlo, proprio non me la posso perdere. Nel cestino ho anche un lavoro da iniziare, un filo di cotone color glicine, al mondo niente di meglio c'è che metter sù 30 catenelle e andare avanti, a piacere, a sfinimento, e vedere che il tuo filo si trasforma da astuccino a presina, a sacchettino, a cosa diavolo non si sa, ma è color glicine e qualsiasi cosa sarà, andrà bene, è il magico divenire delle cose che fai con le tue mani. Così, questo venticello del Basso Monferrato, le nuvole e l'aria bassa un pò ti hanno guarito dalle malinconie e chiacchieri, sottovoce e un pò felice, anche perchè quel prato laggiù, col vento che lo scuote e l'erba che si muove, a guardarlo bene sembra il mare.
1 commento:
Veramente surrealista il commento qui sopra ...
Ah che bel pomeriggio spensierato a Basso Monferrato !
Posta un commento