05 marzo, 2008

La Fata Smemorina.

Così non va. Sicuro, va tutto bene, è un periodo relativamente tranquillo, il Liceale ha persino riportato un discreto voto di matematica e, se non proprio la fanfara, almeno il picchetto d'onore ci stava bene. E allora? Allora sono io. Io che non funziono. Io che sono inceppata, come dire, mi manca la pila, quella tonda degli Swatch che si compra dai cinesi in comodi blister da 12 alla ridicola cifra di euro 1. Sono io che devo fare il tagliando. Sono io che non freno. Mi è andata giù la catena, lo dice anche Zucchero in quella assurda canzone che, se avessi scritto io mi avrebbero internato. Ma forse, da internare lo sono davvero. Ho la spia dell'olio accesa. Il simbolo del brillantante nella lavastoviglie. Senza benzina, ma con l'indicatore sotto allo zero, che ti dici, ecco, adesso mi fermo. Low battery. Recharge. Non ho la linea. Scollegata. E' andata via la corrente e adesso devo fare reset. Bene, esponga il suo problema. Il mio problema sono io. Dimentico. Non mi concentro. Non ricordo. Ma dove avrò messo, eppure era qua. Per poi scoprire che ce l'ho davanti al naso. Come si chiama? Chi era quello? Ho messo il sale? Come si dice? Ecco, questa sono io. Il mio Sposo mi studia. Ci fai o ci sei? Ti metteremo in una bella stanza luminosa, con la coperta sulle ginocchia, ti piazzeremo davanti alla tv con Alda d'Eusanio e ogni tanto verremo a vederti. Mi provoca. Ma io davvero sono fusa. Storneggiata, sembro un pò fatta, un pò ubriaca, un pò scema. L'inizio della fine? Mi starò fidanzando con Helmut Halzheimer? Mi era successo un'altra volta. E anche lì, forse venivo da un periodino di quelli non proprio rosei, di quelli che non sai più bene a che santo votarti, di quelli che, se avessi a portata di mano un bel precipizio non esiteresti nemmeno un secondo a farci un bel salto dentro. In senso metaforico, lo ben si intenda! Così, questa Fragola storneggiata si appresta ad iniziare un'altra giornata, ancora più confusa di ieri e di ieri l'altro, per colpa di quel vento polare di ieri sera che ha buttato tutto all'aria e le povere viole del pensiero che sbatacchiavano di qua e di là, un pò come la mia testa, o meglio, come i pensieri ivi riposti. Ma ieri, la mia Amica delle Provette, delle Perle, quella della Pastiera e anche Biancaneve mi hanno rincuorato un pochino. Mi bombarderò di vitamine, magari qualche goccia omeopatica farò al caso mio e mi aiuterà ad uscire dal tunnel dell'oblio. Perchè è vero che scordo di comprare i limoni, di pagare le cose alla posta, di ritirare le cose in tintoria, ma delle persone che adoro, di quelle che mi scaldano e mettono un cerotto sul mio cuore sbucciato, quelle che danno lo sciroppo alla mia anima con la tosse, beh, di quelle non mi scordo di sicuro.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ma io sono così sempre sempre da sempre praticamente!
che vuoi che sia...
mania

santin ha detto...

Cugina cara riprenditi, perchè quì senza di te crolliamo tutte miseramente a terra...
Un bacio
santin

eliana ha detto...

Stai tranquilla, sara' la primavera.. un po' di vitamine e tutto si sistema!!
Perche' ogni giorno devi aprire gli occhi, far scendere le gambe dal letto e dispensare sorrisi all' universitario, al maturando, al liceale e alla princi, perche' loro contano su di te!
Un abbraccio
Eliana

Anonimo ha detto...

A me succede regolarmente, di non trovare le cose. Credo che in casa mia ci sia una sorta di buco nero, una specie di "triangolo delle bermuda" che inghiotte le cose quando le cerco, sicura che erano lì ed invece non ci sono....salvo poi ritrovarle quando non mi servono, mentre sto cercando altre cose misteriosamente scomparse...
Caso emblematico: compro un attrezzino per la depilazione; giorni dopo, lo cerco nell'armadietto del bagno, sicura di averlo messo lì, non c'è, cerco per tutta la casa, ma è scomparso; dopo un mese, mentre sto riordinando la cucina, lo trovo SOTTO AL MICROONDE...ma come ci è finito lì'????
A presto!

Flavia

ffreefly ha detto...

non sono poi così convinto che bisogna sempre dimostrare qualcosa..
Ho messo il sale? Come si dice? ..sempre una risposta a tutto e a tutti?
davvero necessario avere sempre le pile in carica...?
e l'oblio della lentezza?
la metabolizzazione dell'halzheimer..?

vivi serena

abbracci

p.s. cambiato il banner o devo ricaricarmi la memoria?

p.s.2 chevi resettare il colore del testo dei commenti!! (sono caratteri bianchi su fondo bianco!!)

FF

copenhagen_by_bike ha detto...

Mia cara, come ti capisco... a me capita regolarmente, dopo un periodo di estrema efficienza (leggi stress) di bloccarmi e andare in palla. mi fermo e rifletto e cerco con calma di riordinare le idee. Un foglio e una penna per mettere nero su bianco la To Do list può essere di aiuto. Io in genere ci scrivo anche incoraggiamenti tipo "ce la posso fare!" o "stai calma"... stupido, ma mi serve!
un abbraccio

Mammamsterdam ha detto...

Noi angeli del focolare. Ma ci pensiamo un attimo cosa vuol dire una famiglia con figli, marito, attività, amiche, interessi, una casa da mandare avanti e tutto il resto. Per forza si scaricano le batterie, una sarà pure multitasking, ma ce ne vuole per tenere tutto sotto controllo.

Poi proprio tu, che a leggerti si capisce che per te il piacere di coccolare i tuoi cari è una missione.

Il mio consiglio? scappa. Vai via un po' di giorni mettendoti in una situazione in cui non devi essere responsabile di nessuno, non devi preparare i vestiti a nessuno, ricordare niente a nessuno, sbrigare niente per nessuno. O senza meta, o in un posto di quelli superorganizzati. Alle terme, o alla casa al mare.

Delle volte, la mamma della mia amica me lo ripetva sempre, bisogna coltivarsi un pelo di sano egoismo, per poter continuare ad amare illimitatamente e incondizionatamente i nostri cari.

Prendi sul serio questi campanelli, non cincischiare con rimedini da nulla, prenditi del tempo per te, per pensare, annoiarti, fare una cosa carina tutta per te, o semmai anche un bel niente.

Io sono appena ritornata da una fuga così, sono passata da un'amica all'altra in Italia, da nord-est a centro-sud a farmi coccolare, ma anche a coccolare, cucinare, giocare con un neonato ecc. (e uno mi dirà: ma non te ne potevi stare a casa allora? No, perché è il cambiamento d'aria e d'ambiente che fa la differenza).

Insomma, tu ti conosci, vedi cosa funziona per te. Ma delega per un paio di giorni. Non sei una moglie e madre peggiore se lo fai, diventi solo migliore.

Un abbracio,

Ba

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...