30 marzo, 2009

Piangi.

Piangi. Sono qui, di fronte a te, è un'immagine strana, tu seduto alla tua sedia che abbracci me, in piedi e statica, di marmo e di gesso, tu con la faccia affondata nel mio maglione, dentro alla mia pancia, abbandonato, che singhiozzi e piangi e mi stringi e piangi. Lacrime che si mescolano, le tue e le mie. Che cosa sono le tue lacrime figlio, che cosa sono per me se non punte di spillo conficcate nelle mani, schegge di vetro a trapassarmi il cuore, da parte a parte, lame affilate. Che lacrime sono, disperate e impossibili da asciugare, da cancellare, a dirti, dai, passa, non è niente. Non si può. E’ un grande dolore, per te, sterminato, figlio, e lo è per me, ma il mio fa fatica a contenere il tuo, dolore su dolore, lacrime su lacrime. Che dolore è il tuo, il vostro, di questo gruppo che è nato insieme, nelle case sulla collina, tutte in fila, i giardini ordinati, i ciliegi fioriti, i cespugli gialli, i lampioni. Insieme, a parlare fino a tardi sulle panchine, a far gridare i vicini, le moto, il pallone sul piazzale, gli schiamazzi dei vostri anni intatti e meravigliosi. Tu ora piangi, figlio, e io madre sono di gesso e d’argilla, e ti stringo a me a raccoglierti, potessi farti volare in alto e riprenderti come da piccolo, potessi cullarti cantando piano e toglierti via dagli occhi questa disperazione, scavare come nella sabbia, ripulirti il viso e l’anima da questo strazio e da questo struggimento che mi confonde. E’ un dolore più grande, il tuo, alla tua età ancora non si è abituati a farci i conti, è un dolore più impossibile, più grande del mondo, un dolore rabbioso e ingiusto al quale niente e nessuno può dare sollievo. Ma io ci sono, sono qui figlio, stretta a te, tu stretto a me, lacrime su lacrime, dolore su dolore.

6 commenti:

Erre54 ha detto...

ma riguada uno di quei due ragazzi morti eri?

Erre54 ha detto...

scusa non avevo letto il post precedente

living-in-an-attic ha detto...

ho pensato a voi, ieri, quando ho sentito la notizia al tg regionale,
con tanti di indirizzo.
che terribile!

Pandora ha detto...

Anch'io non posso passare oltre, ma le parole non arrivano ora...prego anch'io, altro non posso fare. Emi.

Alessia Spalma ha detto...

Avevo letto ieri il post, ma le parole le ho bloccate in gola, e anche stamattina solo lacrima per il vostro dolore, quello inconsolabile di tuo figlio e il tuo, le tue parole mi hanno toccato il cuore, come sempre. Il vostro dolore si è levato sulla pagina scritta come un'ombra e non posso pregare per voi perchè non credo, ma so che troverai la strada per stare vicino a tuo figlio e dargli la forza che in questo momento non ha... per accettare l'inaccettabile, per tornare un giorno a sorridere. Il tuo grembo che di nuovo lo accoglie e le tue lacrime unite alle sue, la tua presenza e il conforto del tuo abbraccio... è quello di cui lui ha bisogno e io vorrei abbracciare te e accogliere le tue lacrime, perchè anche la tua paura e il tuo dolore hanno bisogno di questo.
Alessia

Quor è ha detto...

Quando succederà a me di dover consolare i miei figli per qualche grande dolore, spero di trovare il modo e le parole così come tu riesci sempre a fare.

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...