12 maggio, 2010

La domatrice.

Nulla di torrido, per carità. Nè trasparenze nè pelle nera, nè stiletti nè baby doll, nè sado nè maso. Oggi però, una frusta mi sarebbe servita. Non già per percuotere quanto per scudisciarla sul pavimento della linda stanzetta che  hanno assegnato, alle 7 o già di lì, a me e al mio figliolo, la domatrice e la tigre siberiana, per meglio dire. E' stata una lunghisssssssssima giornata. Non è mistero, il Giurisprudente ha subito un piccolo intervento, piccolo mica tanto e poi nemmeno una passeggiata, come invece l'Illustre Medico aveva millantato. Fatt'è che il mio Figliolone non è tipo che se le fa tanto raccontare, e se dapprima si è lasciato docilmente mettere il camice candido e trasportare in carrozzina fino alla sala operatoria, è tornato...beh, è tornato imbizzarrito, imbufalito, incattivito e pure incazzato. E con due hot dog infilati nel naso. Taccio per pudore le esclamazioni di disappunto, posso solo dire che non ho sentito alcun Accidenti o Maledizione. In luogo del mio Riccioluto Ventenne, un camallo dei bassifondi del porto più sgangherato del mondo, una tigre siberiana dai denti a sciabola, una furia. Io? beh, io cercavo di mantenermi calma, di dirgli Adesso Passa, di cercare di convincerlo che era proprio inevitabile e che insomma si doveva proprio fare. Lui, nulla. Cocciuto come la sua mamma, non ha voluto sentire ragioni di niente e ha continuato ad imprecare finchè non si è addormentato di schianto, stremato dall'ansia, dalla sveglia all'alba, dalla fifa blu che ha avuto per tutto il tempo e, ne sono certa, anche da un pò di anestesia che, seppur locale, gli deve essere entrata in circolo, succede qualche volta. Ora, la lunghissima giornata volge al termine. Lui sta benino, nonostante il fastidio e le menate, io sono stremata, in pigiama da due ore, non vedo l'ora di arrampicarmi alla bell'e meglio nel mio umile pagliericcio e non muovermi da lì per le prossime venti ore. Vita durissima per le domatrici di tigri, per quanto seducenti e bellissime e ricciolute esse siano. Prenderò lezioni da Moira, ma già, quella è degli elefanti e che differenza ci sarà tra tigri ed elefanti. Uhm,mi sa che è proprio ora di andare a dormire. L'anestesia, forse, l'ho assunta anche io.

2 commenti:

Gallinavecchia ha detto...

Da una storia simile con due salsicce infilate nel naso ci è passato il galletto qualche anno fa, anche lui producendosi in un turpiloquio niente male dopo l'intervento.. e anche nei giorni a seguire (soprattutto durante le medicazioni) quindi credo di capire ;)
Mi dispiace, però è vero che poi passa!
Un bacio al giurisprudente (e a te)

Tzugumi ha detto...

Uè tutto bene??? Sono così abituata a leggerti ogni mattina che se ne salti una io mi preoccupo! Un bacio grande :)

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...