13 gennaio, 2011

Bonjour.

Ce l'hai un minuto? sì che ce l'ho, mi metto l'auricolare per sentire meglio, per farmi sentire meglio, e per non prendere multe che in grazia di Dio ne ho già prese il giusto. Ho minuti per ascoltare e per parlare, per dire scelleratezze, porcherie e cose serissime, ascoltare che non vuol dire sentire, vuol dire che proprio capisco quel che dici, e ti dico la mia, quello che penso e so, a dispensare consigli sono capaci tutti e d è pieno il mondo di chi ti dice FaiCosì, FaiCosà, perciò non consiglio e non giudico, e nemmeno ti dico quello che farei io perchè io non sono te e tu non sei mica me, ti dico da fuori che cosa sembra, butto lì due previsioni ma non sono Maga Maghella e nemmeno la Fata Turchina. Grazie, mi dici, ma grazie di che, io non ho fatto nulla, è davvero così difficile trovare qualcuno che ti ascolta che ti vien quasi da baciarlo in fronte, se per caso qualcuno lo fa? Buongiorno dalla nebbia fitta, buongiorno dal nulla, da questo angolo di mondo che per un pò di giorni l'anno non ha contorni e dimensioni, solo sagome e riflessi poco chiari, lattiginosi, opachi come il vetro quando ci aliti sopra per farci i disegni, o lo specchio della doccia, quando esci, e per specchiarti devi passarci la manica dell'accappatoio, Mi piace disegnare sui vetri, mi è sempre piaciuto, cuori, per lo più e pinguini, e stelline e frasi di canzoni, che poi se non lavi i vetri dopo mesi, col sole, ti ritorna fuori, e dici, ma che scema, quando la smetterò con questa storia dei disegni. Buongiorno dai giorni bianchi e fermi, dal gatto che forse si è preso una storta e bisognerà portare dal veterinario, buongiorno dal silenzio di una casa ordinata e linda, svuotata dagli eccessi e perciò pronta per essere riempita di nuovo, buongiorno dalla musica che viene  dalla radio, dal cestino dei gomitoli appoggiato sul divano e da una tazza di thè dimenticata ieri, e metà, accanto al dizionario di inglese e una molletta con i brilli. I pensieri vanno riordinati per bene, organizzati come in un cassetto, incasellati per far sì che non prendano strade troppo tortuose, o si perdano nel niente che c'è fuori. E se diventassero troppo pesanti, se fossero così ingombrarti da non riuscire a farti passare nemmeno se ti metti di lato e di piatto e fai passi piccolissimi, avrai sempre, da qualche parte, qualcuno cui chiedere Hai Un Minuto? Non importa chi, non importa dove, ma vedrai, Sì Che Ce L'Ho, ti risponderà.

3 commenti:

Annarita ha detto...

Sarebbe bello!!Ma è cosi difficile.....
Buona giornata..
Annarita

Veronica Frison ha detto...

Ciao...sono Veronica...
è tantissimo che ti leggo, e quando dico tantissimo intendo che c'ero quando eri fiera e contenta che ti avesse intervistato maurizio costanzo, quando parlavi della fidanzata di tuo figlio e di tante altre cose. Me le ricordo tutte perchè le tue avventure sono state per me sempre una cosa divertente e così riappacificante con il mondo che non te lo riesco a spiegare.
Perchè quando ti leggevo, i miei occhi e il mio cuore ridevano e anche io speravo in segreto, un giorno, di mettere su una famiglia come la tua.
Ti adoro, sei semplicemente fantastica...

a presto, ora che ho un account google passerò spesso a trovarti :)
Veronica...

Anonimo ha detto...

grazie di tutti i minuti che hai avuto per me, amica. Quando ne ho avuto bisogno ci sei stata, sempre. E scusa, sai, ma non è poco, soprattutto quando scatta un'emergenza and friends just can't be found (S&G).

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...