11 gennaio, 2011

Tempo Zero.

E' una delle espressioni che ho imparato dai miei figli. Non che non abbia un significato scientifico, ma nel Personalissimo Dizionario dei Miei Figli, Tempo Zero mi piace di più. Istantaneamente, Immediatamente, Non  Appena, Subito. Sono uscito e tempo zero l'ho incontrato. Eravamo alla festa e tempo zero si sono menati. Cose così. Il mio personalissimo tempo zero,invece, è quello in cui mi rendo conto che forse ci siamo sbagliati tutti e non è vero affatto che sono le 7 e mezza, ma è ancora notte fonda, dal buio che c'è, dalla non luce che c'è, che non è buio, la non luce è quando il cielo non esiste, quando tutto è così grigiastro e bianchiccio e orrido a vedersi, perchè piove e c'è la nebbia e più luminoso di così non ci diventerà, e il buio rischiara pochissimo e così rimane fino a quando di nuovo non diventerà buio e ancora buio e ancora buio e via così. Il mio privatissimo tempo zero è quando a ragionare mi fa fatica, quando dico che 47 meno 11 fa 16, quando canto troppo forte con la musica nell' iPod  e qualcuno mi viene a dire che era al telefono e che, certo, non era importante, ma sentire una pazza furiosa che grida ForseEraGiustoCosìForseMaForseMasì, non è proprio il massimo, diciamo. Il mio tempo zero di stamattina ancora non l'ho realizzato, prenderei a prestito un altro cervello e farei prima, quello che ho ancora dorme e di me non ne vuole sapere, ho pensieri appiccati di melassa e miele e fango, gherigli di noce e schegge di cristallo, pensieri luminosi a tratti, a tratti invece neri come il bosco quando il bosco è nero, luminescenti come la brace del camino, così arancione e rossa che ti verrebbe da fartici un anello o una collana. La mattina è immobile e qualunque, da qualche parte qualcosa potrà squassarmi o scalfirmi, non fa differenza, e nel tempo di queste righe la luce di fuori ha raggiunto il suo massimo, la non luce, il non niente, il qualunque, l'uguale. Abbiate tutti, uh, che solenne!, un modo qualsiasi per frantumare questa non luce, sia un bacio, uno smalto o una buona azione, un modo qualunque per non farsi schiacciare e sotterrare, un sortilegio per scoperchiarlo , questo cielo impossibile e pesante, e trasformarlo, tempo zero, nella volta celeste più turchese e brillante che c'è.

1 commento:

Amelia ha detto...

come mi piacerebbe scoperchiare questo cielo plumbeo!!!

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...