
Millesimo visitatore delle Fragole.
E queste, si sa, son soddisfazioni.
E mille grazie.


Colazione con vista. Anche se le scuole sono ricominciate, e gli impegni diciamo ufficiali, il lavoro e le questioni di famiglia, le più noiose, quelle di cui ne faresti volentieri a meno, la colazione con vista sul giardino è d'obbligo. Magari la fnestra aperta, tanto fa già caldo e l'inverno è dimenticato, e i cappotti e i piumini e gli sciarponi e gli stivali messi fuori a prendere aria, E ritirati, per un bel pò. Personalmente ho già voglia d'estate. Assaggiata, per un pochino, la settimana scorsa. E in realtà, tante sono le cose che vorrei, oggi. Uno shopping moderato, tanto per dare il benvenuto ai fiori rosa del ciliegio, che so, un sandalo, una camicia a righe, una cesta di paglia. E un regalo. Per un giorno, e un giorno solo, avere la certezza che il resto del mondo sa esattamente come sono, che non mi fa battute basse da serpenti a sonagli che lasciano di stucco, che ti chiedono Come Stai perchè vogliono realmente sapere come tu stia e non perchè è un intercalare senza senso, anzi, c'è da giurarci che nemmeno ci mettono il punto interrogativo.Comestaipunto. E vorrei che tutta l'energia , tutta la forza che metto nelle cose, in tutte, dalle più importanti alle più inutili e frivole, venisse fuori, si sentisse, ci si rendesse conto che sì, è stato un bel lavoro, sia esso una conferenza, un'asciugamano o una cena per 10. Sarà la primavera, saranno i fiori del giardino, ma capita, ogni tanto che si abbia bisogno di una conferma, di una carezza, di una stretta di mano, complimenti vivissimi, basta già. Ma, forse, basta solo guardare i fiori del giardino. Il ciliegio non parla, ma sa.
Nei giorni di vacanza è buona norma fare cose che solitamente non si fanno mai, perchè non se ne ha il tempo, perchè non si ha la concentrazione o l'ispirazione o semplicemente la voglia. Quando non si è frullati dal meccanismo scellerato della vita di città, ci si può anche permettere di scialare. Leggere anche per 2 ore di seguito senza alzare la testa dal libro se non per guarare in sù e dire, pioverà?, prendere il sole con la musica a mille nelle orecchie, fare niente e basta, o guardare la tv. Personalmente la tv non la guardo mai. Film e tg, direi e tutta la carovana di granfratellame e quiz assurdi, no grazie. E senza fare la snob, semplicemente, trovo che mi fanno male. Non ho gli anticorpi necessari per sopravvivere senza allergie ed emicranie ai vari Mercanti In Fiera, Music Farm e cose del genere. Ma ieri, complice una pioggerellina impalpabile, ho detto, massì, e guardiamoci la tv. Mi sono imbattuta ne La Fattoria. Mio nonno era un uomo di grandi principi e valori morali, molto all'antica e di rara classe, ex ufficiale dell'Esercito e grande appassionato di lirica. Amava in modo incondizionato Maria Callas, Montserrat Caballè, e Katia Ricciarelli. Avevo preso come un'onta personale il fatto che avessero utilizzato un 'aria della Carmen per fare lo spot di un detersivo. Adesso avrebbe circa 95 anni. E mi conforta il fatto che almeno non ha visto la sua eroina Ricciarelli ex Baudo a spalar letame, a far la vipera e a disquisire di mungitura e lattuga in tv.



Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...