25 febbraio, 2010

Se mai.



Nessuno ha mai detto che sia un gioco da ragazzi, nessuno ha mai scritto un manuale, un opuscolo da consultare, vedi alla voce, un dizionario qualsiasi, da sfogliare veloce, prima avanti e poi indietro, che modo assurdo ho io di cercare le cose sul dizionario, io non mi converto al DeMauro che c'è online, io sfoglio il Devoto Oli, in due modi differenti prima col basso delle pagine, dove si fanno le pieghine per tenere il segno, che personalmente non sopporto, e poi sfogliando dalla cima e seguendo le parole con l'indice, ta-ta-tab-tab-taba-tabe,e mi ripeto mentalmente l'alfabeto come in prima elementare che l'alfabeto è di quelle cose come le tabelline, che ti capita nella vita di dover ripetere qualche volta, così, quando meno te l'aspetti. Che strana, felice, preziosa mattina è questa qua, che si disquisisce di dizionari e tabelline mentre si aveva in mente tutt'altro, ma la regola di oggi è questa qua, ognuno si faccia passare per la testa le cose che vuole, dalle più semplici alle più complicate e astruse, si metta la musica a palla, quella che vuole, l'iPod per non sentire l'aspirapolvere e far volare i pensieri e il cuore e l'anima e anche il sentimento, qualora, via, via, fuori da questa stanza, volate e volate, tempo non c'è per non fare le lagne, le donne medie, lamentarsi non è cool, far le mammole men che meno, coraggio, è un giovedì come tutti gli altri ma straordinario per la sua quieta bellezza, per i baci del mattino, per tutti i mille progetti che girano e girano per la testa. E se mai venisse voglia di fermarsi e di frignarsi addosso, di dirsi, e adesso? di farsi venire quella faccia da trota che si ha tutte le volte che non si trova una soluzione, le trote hanno strane, stupide facce, non le compro mai, mi sanno di sporco e di pesce finto, soprattutto la trota salmonata, che non è trota e non è salmone e sa soltanto quello che non è, e allora, sfoglio sfoglio il mio dizionario, ma un altro, invece, non quello di carta e nemmeno quello on line, c'ho un dizionario speciale, che è mio e mio soltanto, che nessuno vede, trova e può comprare, è il Dizionario dei Se mai, Se Mai, che belle due parole così vicine, Se mai ti sentissi così, colà, di sù e di giù, Se Mai avessi voglia di andar via o di restare, di giocare o di frignare, Se Mai ti sentissi persa o perduta, Se Mai, trova da sola quel che devi fare, basta seguire con l'indice, lo vedi, e se cerchi il Se Mai di oggi, eccolo qui, Se Mai avessi cantato scendendo le scale, e ti fossi sentita bene, sorridente e frizzante e saltellante fin troppo davanti ai figlioli mezzi addormentati, Se Mai avessi improvvisato in cucina la canzone di Ruggeri, la notte delle faaaaaaaaaaaate, ecco, a questo Se Mai puoi solo trovare un unico significato, sarà un bel giovedì, ogni donna ha un paio d'ali, faccende stamane, il knit del pomeriggio, una banale, quieta, normale tranquillità, da prendere e da mettere via, qualora servisse, come ho detto ieri all'Amica del 12, un giorno speciale da tanto che è normale, dove devo firmare per giorni così, ne compro venti, posso abbonarmi, se mai.
tumblr.la douleur exquise.

Nessun commento:

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...