28 aprile, 2010

L'iradiddio.

Cioè quando succede di tutto, il contrario di tutto, il trasversale di tutto, il superlativo di tutto, il minimo, il massimo, il così così di tutto. C'è stato vento, due notti fa, e un temporale da far paura. Sarà quello. Io non sono brava a giocare a bowling, non mi piace, mi ci han portato a forza, qualche volta i figli, qualche volta amici, così, per ridere, ma non so prendere bene la mira, e mi fa schifo mettere le scarpe degli altri, sono così belle le mie, perchè me le devo cambiare. Tutto 'sto giro di parole per dire che ecco, sono un birillo che resta in piedi, nonostante una palla di guai  mi abbia colpito, vacillo, dondolo, ecco adesso cado, ecco, adesso, adesso, e invece no, resto in piedi. Arruffata come l'erba del prato, sporca come l'ingresso, pieno di polvere e foglie, e rametti e petali di fiori, sì, di fiori scossi giù dall'albero, che è persin bello in un certo senso, se non fossero mischiati alla terra. Resto in piedi, nonostante le urla, le cose, le grane, l'affanno, le questioni, e chi non ce le ha, ma nel frattempo, facciamoci un giro con un figliolo al pronto soccorso, massì, è da un pò che non ci andiamo, tre settimane, mi pare, e con un figliolo diverso, non questo qui, almeno variamo un pochino, e il S.I.S. Sommo Imbufalito Sposo, che latra nel telefono HAIFINITO tuttattaccato, come se fossi sotto il casco dalla pettinatrice, non so se mi spiego. Resto in piedi. L'iradiddio non mi scalfisce neppure, mi lascia così, libera e bella, libera forse, bella chi lo sa, mi fa stare da cani, mi devasta, mi ottunde e obnubila, mi prostra, e poi, eccomi qui, non c'è trucco e non c'è inganno, la uonderuoman de noialtri, dura e pura alla meta. Qui di cose da fare ce n'è una tonnellata, non è che ci si può permettere di stare lì a cinquantarla, e a piagnucolare come una scolaretta che ha scordato la merenda, questo lo dico ogni volta e me lo ripeto, e me lo ricamo sugli asciugamani, ma, mi si permetta, lo sanno anche i sassi che ogni iradiddio non è uguale a nessun'altra,e che non ci sono delle regole precise, e che va bene tutto, i birilli, il vento, ma a me la tutina di Wonder Woman non mi è mai piaciuta, e poi,  il S.I.S. si sta acquietando vieppiù. L'iradiddio per fortuna sta perdendo di potenza, come l'uragano Katrina. Resta lo sporco di fuori, la polvere, i petali misti alla terra. Nessun ferito? Magari. Sospetta lesione di legamenti ginocchio sx. Peggio mi sento.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'iradiddio si affloscia come un soufflè, se si imbatte in un cuore limpido come il tuo, Wonderstrawberry :-)
Lea

emmafassio ha detto...

Sei una roccia solida e bella:) E io adoro le rocce:) tvtb

Knitaly ha detto...

Mi chiedevo solo qualche giorno fa a cosa servono le tempeste se non a trovare meno noiosa la bonaccia, ma forse ho scritto la prima c....a della giornata!
Oggi c'è il sole, baci!

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...