29 aprile, 2010

Questo aprile.

E' volato via. Così via, che nemmeno me ne sono accorta, giusto il tempo di girare il foglio del calendario, fatto, dal Pesce d'Aprile al Concerto del Primo Maggio in un soffio. Lassù, nella casa in collina, tutto appare tranquillo e forse lo è, ma non diciamolo troppo forte, non si sa mai. La casa, già, che a giorni è in ordinissimo, pronta per AD e a giorni è una specie di mercato o meglio no, è la piazza del mercato dopo il mercato, solo che qui, almeno, nessuno cerca la frutta scartata fra le cassette e non c'è l'omino sull'attrezzo che lava la strada. Per il resto, la confusione è u-gu-a-le. E' un'immagine esagerata, me ne rendo conto, ma stamattina, in questa beata mezz'ora in camicia da notte, si ha voglia di cose così, che vengano un pò come vogliono, nessuno controllerà. Progetti ce n'è. Il Camp di Cuore di Maglia è fra un mese esatto, e giusto ieri un incontro a 4, un G4, ecco, a definire questioni e presentazioni e progetti di maglia, ma quanti saranno, poi, e quante saremo noi, coraggio, sarà un regalo trovarci tutte lì, ci sarà il sole, lo so già, e un sacco di cose da vedere, Special Guest, e allora, cosa aspettate a prenotare, anche solo per una merenda, passavamo di qui, volevamo vedere da vicino cosa fanno le scellerate di Cuore di Maglia. Per il resto, questo aprile va via e nessuno lo rimpiange, nessuno lo rivorrebbe indietro, maggio è un mese così bello e profumato, romantico, in un certo senso, è quasi estate ma non così chiassosa, è delicato e discreto, sa di sapone Marsiglia, di fiori e fiori, di rose e rose. C'è, nel cuore di ognuno, in un angolo nemmeno tanto nascosto, la voglia di cose belle e semplici, senza tanti giri di valzer, ti piace una cosa? la fai e basta, le prendi e la metti lì, con grazia, s'intende, e nel rispetto di tutti. Concetti contorti della mattina presto, filosofia in biscotti da pucciare nel latte della colazione, una fine aprile che c'è una nebbia leggerissima che sembra spruzzata, ma non è mica come il nebbione di novembre, che ti ruba la collina lì davanti, la collina, graziaddio c'è ancora, ed è verdissima, di un verde mai visto, e il sole è lì, opaco ma c'è, e allora coraggio, il manuale della perfetta donna di casa prevede che alle ore 8,30 si stenda per bene, così prima di sera asciugherà tutto, e non servirà l'appretto per stirare, i panni stesi oggi sapranno di buono, di fresco e pulito, di sapone Marsiglia, di fiori e fiori, di rose e rose.

2 commenti:

Katy ha detto...

Anche per me questo mese è volato via...che strano...

Tzugumi ha detto...

Credo che vivere in campagna in questo periodo aiuti a percepire tutto in maniera diversa...io mi perdo nei piccoli miracoli quotidiani del passaggio di stagione e mi sento più serena, dopotutto. Vi penserò tanto durante il Camp, con la speranza di esserci anch'io, la prossima volta :)

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