Chi lo sa se sono nuvole vere o se è il vulcano. Impossibile, lo so, che si veda da qui, le nube del vulcano viaggia più alta, ma mi piace pensare che sia quella, che qualcosa arrivi da così lontano, mi affascina, non so come. Le nuvole di stamattina, a guardarle dalla finestra socchiusa, che c'è un'aria profumata d'acqua e di fiori bagnati, di petali sul pratino, di acero rosso pieno di diamanti e pietre preziose, goccioline perfette che lo fanno più bello, c'è profumo di rose in boccioli ancora troppo chiusi, e per forza, col freddo che fa, le rose vogliono il sole a picco, quello che ti fa togliere la maglia e dire CheCaldoCheFa. Nuvole, così spesse che quasi non sai se dietro ci sia il cielo oppure no, non come con la nebbia, con queste nuvole puoi farci un mantello, un cuscino morbido per riposare. Guardare le nuvole facendo colazione è quanto di più rilassante ci possa essere, in una bella mattina, in un bel lunedì di cose qualunque da fare, cose semplici e per questo così rassicuranti. Non c'è nemmeno tanto disordine, si può iniziare la mattina con calma, per il delirio tempo ci sarà nella settimana che viene. L'esercizio consiste nel fissare un punto d'azzurro, una macchia proprio lì, sopra il ciliegio e vedere chi avrà la meglio, se le nuvole o il cielo, chi vince alla fine, se l'indaco o il celeste, se il grigio o l'azzurro. Lo stesso si fa per l'anima, si guarda in sù e si decide di chi innamorarsi, stamattina, se del mistero o della luce, se del sereno o delle ombre. Se dar retta ai pensieri cupi o farsi illuminare da quell'angolo di azzurro, se avere gli occhi fermi o sorridere, se la quiete o la tempesta, se la pace o il delirio, se le nuvole o il cielo.
2 commenti:
Il cielo!
Panna montata o zucchero a velo?
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