Non so se ne abbiano uno, a me le rose nemmeno piacevano, una volta. Non mi piacciono quelle rosse, lunghe lunghissime, aristocratiche, segaligne nella loro perfezione, un pò antipatiche. Mi piacciono le altre, invece, le mie, per forza, che sembrano sfiorite e sono appena nate, mi piacciono perchè so di ognuna il nome, e ognuna ha un profumo diverso, limone e vaniglia e borotalco e si mescolano col profumo del caprifoglio, che è fiorito, finalmente, in ritardo quest'anno. Inseparabili, li metto sempre nel vaso insieme, anche se non è mica così semplice, il caprifoglio è il condominio dei calabroni e della api, ed è tutto un zzzzzzz certe mattine e bisogna fare attenzione. Il senso delle rose forse non c'è, in realtà. Quel che c'è è che ti fanno la cucina più bella, anche a guardarle ti ci perdi un pochino, nella mattina frescolina dell'inizio di giugno, che in questa casa la mattina inizia così presto, si è fatto tardi a vedere un film da paurissima con la faccia sprofondata nel cuscino, Allora Non Guardarlo Se Hai Paura, sì ma volevo vedere se era meglio il libro o il film e comunque mi han fatto paura tutt'e due e non so cosa ci trovano in questa trilogia che ti fa star male dall'inizio alla fine, a me piacciono i libri che hanno delle cose da raccontare e che magari un pò ti ci ritrovi, che ti fanno piangere, anche, non aver paura a salire le scale, dopo, i libri che poi quando l'hai finito ti dispiace e vorresti averlo scritto tu.
E' freddino stamattina, me ne sono accorta perchè la camicia da notte era troppo leggera per uscire fuori ad innaffiare, ho scoperto che le piante stanno meglio se le bagno, io non sono brava, mi affido ai tubicini del giardino e a un sofisticatissimo impianto, dei vasi piccoli mi dimentico e mi stupisco che non fioriscano e che il basilico, creatura, si rimpicciolisca vieppiù.
La mattina inizia così, dieci minuti dieci per fare il punto della situazione, per capire che strada imboccare, da dove cominciare, che di programmi non è che se ne possano fare granchè, li fai al millesimo e poi voilà, tutto da rifare, è il bello di questa casa, adesso un caffè lungo per svegliarmi per bene e poi si va, cambio l'acqua alle rose, prima di tutto, un senso prima o poi, lo troverò.
E' freddino stamattina, me ne sono accorta perchè la camicia da notte era troppo leggera per uscire fuori ad innaffiare, ho scoperto che le piante stanno meglio se le bagno, io non sono brava, mi affido ai tubicini del giardino e a un sofisticatissimo impianto, dei vasi piccoli mi dimentico e mi stupisco che non fioriscano e che il basilico, creatura, si rimpicciolisca vieppiù.
La mattina inizia così, dieci minuti dieci per fare il punto della situazione, per capire che strada imboccare, da dove cominciare, che di programmi non è che se ne possano fare granchè, li fai al millesimo e poi voilà, tutto da rifare, è il bello di questa casa, adesso un caffè lungo per svegliarmi per bene e poi si va, cambio l'acqua alle rose, prima di tutto, un senso prima o poi, lo troverò.
1 commento:
Che belle queste chiacchere confuse, di mattina al risveglio.
Sembri me che al mattino ho il deliro confuso/creativo,faccio brigo penso fo e disfo e mi accorgo alle 9,30 che sono ancora in pigiama e in mezzora devo essere al lavoro.
Simpaticamente Marilena
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