Non è poca cosa. Catapultàti dai ripassi alla stuoia, dalle poesie a memoria alla protezione 30, non è roba da tutti i giorni. Certamente, non è affatto grave. Ma le giornate, da queste parti, assumono aspetti che non si immaginano neppure, e non solo dall'esterno, ma anche da coloro che le vivono in primissima persona. Ragionamenti contorti, da mente appannata da tanto mare, tanto vento, tanto azzurro, tanti amici da ritrovare, tanti anelli da ritirare al domicilio stesso della creatrice, che, svelato l'arcano, è proprio medesimamente la fanciulla della foto poco più sotto. Sono mattine di risvegli stiracchianti e sbadiglianti, con un occhio all'orologio, che ore sono? ma cosa importa, in fondo, non è che ci sia tutto questo granchè da fare, no? Chiacchiere al mattino, piano piano che dormono tutti, il vento che gioca nel patio, gli scambi di torte e pani, in camicia da notte, attraversando il prato. Qualche volta ci si smarrisce un pò. Nel bluissimo del mare, nell'odore che ha sempre questo vento, nel verdissimo del'erba, la sera, nelle stelle che spuntano fra le nuvole, a strofinare per delle mezz'ore il cespuglio di menta del terrazzo, giusto così, per sentire sulle mani quel profumo di caramella. Bisognerà farci l'abitudine. Stasera, la falange armata che è la mia complicata e impagabile famigliola sarà finalmente a ranghi completi. Sul suo cammino, un mare 8, un 24 di diritto, il cuore triste di una fanciulla biondissima che resterà per qualche tempo senza il suo Amato, anch'egli triste e vagamente intrattabile, lo so già. Ma tanta bellezza e tanti colori faranno, da bravi, la loro parte consolatrice. I miei figli conoscono palmo a palmo ogni roccia, ogni sassolino, ogni anfratto di questo posto privilegiato e un pò fuori dal mondo. Ma a queste cose, e che ve lo dico a fare, non ci si abitua mai.
1 commento:
un grosso bacio.
franci e la sua truppa
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