Con un vento della forca, che non è proprio il termine tecnico-meteorologico-nautico, ma che va bene lo stesso, con una mattina che dormono tutti, che hanno fatto tardi ma non so quanto tardi perchè ho dormito come un sasso e quando alle 6 mi sono svegliata e ho controllato la camerata, erano lì, lindi e tranquilli nei loro lettini, con le lenzuola color corda e un agglomerato di magliette e costumi e asciugamani. Con una giornata che si annuncia di un ozio vergognoso, ciondolante e piena di splendido niente, forse un giro verso la spiaggia del Relitto che già il nome affascina e mi piacerebbe tanto vederlo, ma nessuno in realtà l'ha visto mai, questo relitto. Con un invito a cena, beata rarità, quasi nessuno ci invita a cena mai, siamo sempre così in tanti, solo Lei si è spinta a tanto, a inizio estate, ma perchè in tanti sono anche loro a allora sa bene a cosa va incontro. In una giornata così, in un'ora scarsa, ecco nascere questo ennesimo strofinaccio, che il vento mi portava via i fili dal terrazzo, spingendoli, impertinente, fino sul prato. E poi, scenografici, i ricci pescati per me dal Piccolo Liceale, giacchè Mediano non si può chiamare più e un sasso bianchissimo rubato in una spiaggia di cipria. Voilà. Direi che per oggi ho già fatto abbastanza.
2 commenti:
... e io, mentre leggevo "siamo in tanti", pensavo che anche noi siamo in tanti e simo raramente invitati... e anche la nostra casa è sempre piena di gente.
Quest'estate Chiara, appena sveglia, mi ha detto: "Ma oggi chi viene a mangiare da noi?"
Un bacio da queste strepitose montagne, con il sole che scotta forse più che in Sardegna.
Stamattina, dopo il diluvio di ieri, 12gradi(!), ma un sole che ustiona.
Vi penso tutti.
baci baci.
Franci
...e dimenticavo......
Strofinaccio "cazza la randa" 10 e lode!
Appena potrò, mostrerò i tulipani.
ri-baci.
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