31 marzo, 2009
La cura.
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Odore di dicembre.
Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...
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Sarà il periodo. O la mia proverbiale e assoluta frivolezza cosmica. Ma a me, scartare i pacchi, galvanizza. Elettrizza. Mi piace, insomma....
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Da poco, abito accanto a una palestra. Alla palestra di una scuola. Ho spesso la finestra aperta, non mi arrendo ai temporali alle piog...
2 commenti:
magari è un po' fuori luogo come commento, ma se ti serve altra lana violagrigia, ne ho ancora un bel po'...
ti abbraccio.
Ci sono dei dolori profondi e laceranti...i figli, le nostre creature, vorremmo proteggerle per sempre da qualsiasi dolore e dipiacere. Mia nonna svedese mi raccontava sempre che quando un dolore è così profondo e lancinante bisogna prendere i ferri e la lana, o un telaio e la lana (lei era anche una tessitrice) e perdersi nel ritmo del filo che costruisce una nuova trama per tentare di rimarginare o alleviare le ferite del nostro animo/nostra anima. Con affetto
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