Proprio non ho resistito. Potevo forse lasciarlo dov'era? Mi succede spesso, sono quella degli acquisti scellerati, delle cose totalmente inutili e totalmente assurde. Già con questa qui non mi avevano compresa, non avevano colto il mio raffinatissimo gusto, la mia sottilissima ironia, la mia metafora, il mio intrinseco, eccetera. Ieri, sono arrivata con lui. E' un cestino da lavoro, abbèlla, lo avevamo capito. Ma è un cestino da lavoro anni 50, con tanto di cassettini interni, che vanno sù e giù, è di legno ma non so quale, ha le sue belle maniglie in orozecchino tutto tempestato di pietre preziose, un bel ripiano in fondo, e, meraviglia, c'ha le ruote. Questo particolare me lo ha fatto adorare pressochè da subito. Come, le ruote? Mai visto un cestino da lavoro con le ruote. La mia amica Nicoletta, che di queste cose se ne intende, e infatti, arriva proprio dal suo negozio, dove io mi perdo ogni volta, ha capito subito. Al mio OOOOHHHHH di giubilo non ha potuto far altro che aggiungere, Ok, Prendilo. Tanto, sapeva che sarebbe finita così. L'ho pulito con la massima cura, lucidato no, perchè ha quell'aria saggia e austera e un pò passata che mi piace tanto, ho lucidato con delicatezza le maniglie e le ruotine, e ho cominciato a riempirlo. ora, il mio cestino da lavoro nuovo di zecca fa bella mostra di sè nella mia cucina, proprio accanto al divano. Il resto degli abitanti della casa in collina, manco a dirlo, l'hanno guardato con sospetto prima, e con noncuranza poi. A Cosa Serve. Che Roba è. Ussignur. Questi i commenti. Stavolta, nemmeno la Princi mi ha dato manforte. Ma Mamma, è Da Zia. Vedi, bambina, io zia son del suo scellerato cugino e quindi, già ci siamo. E poi, fossi una zia con le calze riposanti, la lacca e lo smalto perlato, capirei. Ma ancora lontana sono da quegli orpelli, in grazia di Dio, e poi, tu sai, la tua mamma si fa dei viaggioni, soprattutto quando va da Nicoletta e vede cose e cose che provengono da case e case, e allora immagina, inventa, lo sai, questo cestino magari era di una signora coi capelli raccolti e la gonna di tweed, ci teneva le sue cose del cucito accanto a una poltrona di velluto verde, ascoltava la radio a valvole nel salotto buono, mentre rammendava calze con l'uovo di legno dentro e ricamava cuscini a piccolo punto. Suo marito insegnava filosofia all'Università, lei dava lezioni di pianoforte. La sera, sul tavolo della sala, portava una zuppiera bianca col bordo dorato, ascoltava i figli, chiedeva loro della scuola, e lanciava loro certe occhiate se non sistemavano con cura il tovagliolo in grembo e poi...e poi...Ok, Mà, Vado Di Sopra, Carino 'Sto Coso. Ingrata figliola.
11 commenti:
è fantastico. Mi ricorda il profumo della nonna e il tic tac dei suoi ferri. Hai fatto bene a prenderlo...
è meravigliosssso... voglio venire anche io da Nicoletta!!!
ottimo acquisto
Che nostalgia...la mia nonna ne aveva uno uguale...mi fa pensare a lei, alle sue mani sempre in movimento, alla sua modernità di testa nonostante gli anni che aveva sulle spalle... E' fantastico!
Neanche io avrei saputo resistere!
Ciao!
Rita
ma ci puoi anche stendere??!!
E' bellissimo!!!! Anche io sono appassionata di usato, di vintage, di anni 50, di quell'aria solida e bella che hanno questi oggetti!! Non avrei saputo resistere, hai ragione!!! Che acquisto cara Laura!
Alessia
A D O R A B I L E ! ! !
...e c'ha pure le ruote...
Marina
non sono la sola ad avere ed amare le cose di "una volta" ...sono contenta di condividere questa passione con te... non butto via niente e questo aggeggio mi fa ritornare al tempo dell'oratorio....
ma è bellissimo!!!!e l'altro tutto viole e margherite????non lo metterai mica a riposo!!ciao l'amica di valverde.(quella dei barattoli!!!)
MICA VIENE IN TRASFERTA AL MARE, NOOO?!?!?!?!?!?
B.
Supermagnifico!
E' che cominciamo ad avere un'età....
A me queste cose che sanno di "zia" piacciono da morire.
Gran bell'acquisto.
'sto coso è meraviglioso, io ne ho ereditato da mia mamma uno uguale, non credere a chi ti dice il contrario!
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