Staccata, per la precisione. Espressione che non sopporto, staccare la spina, che diavolo vuol dire, e poi, se io mi stacco, proprio non vado avanti. Non giro. Non funziono. Non frullo, aspiro, asciugo, scaldo, congelo. E non sono nemmeno uno stupido elettrodomestico. Non faccio niente, in verità. Giorni come questo andrebbero banditi dal mio calendario personale, perchè, hai pure un calendario personale? eccerto, tutti ne abbiamo uno, anche se non lo sappiamo. Questi giorni di black out mi succedono ogni tanto, raramente, da qualche tempo in qua, ma succedono sempre e sono così brutti da vedere e da vivere, e orsù, bambina, che non è proprio il momento di lasciarsi andare, non adesso, non lo vedi che fuori è giugno? Giugno, già. Che vuol dire i ragazzi a casa da scuola e chi gli esami e chi i saggi e chi le feste di fine d'anno e chi i cartelloni alle porte del liceo e chi le pagelle coi lucciconi, chi lo studio forsennato e gli occhi più persi di sempre, chi invece gli esami li fa con gli occhi che brillano di una dolcezza felice. Giugno. Giugno che quest'anno la partenza non sarà subito, giugno che il grano è verdolino e non giallino e ti sorpendera, una sera verso le 7 e all'improvviso esploderà nell'ultima curva verso casa. Giugno inquieto, giugno che sarà troppo lento o troppo veloce, che ci sarà maltempo, dicono, e ancora pioggia, per favore no. Tante cose da fare e organizzare, le solite, e tu, orsù, sciama festosa verso questo giugno appena cominciato e che passerà in un attimo e cerca, cerca una spina, una doppia, una tripla, cerca un riduttore per collegarti alla corrente, che così, insignificante creatura, non è che vai molto lontano. E non hai neppure il posto per le pile.
2 commenti:
forza che giugno riscalda il cuore e anche le ossa, forse qui in sicilia esagera un poco, da marzo che non pove, il grano è non verdino, ma giallo brillante, ieri il mare era stupendo e affollato e se continua cosi ci asciughiamo completamente come merluzzi al sole.
Un saluto Lory.
P.S. hai visto la copertina iniziata?
Ciao, ti leggo spesso e mi scaldi il cuore... un cuore gonfio di emozioni che mi impediscono di parlare, di piangere, di imprecare. Una rabbia sottile, una malinconia dolce e struggente, voglia di lacrime.
Anche x me giugno è importante, tra poco mi sposo e già vorrei che fosse tutto finito. Con questo stato d'animo non so come supererò quel giorno: baci, abbracci, fiori, lacrime, evviva gli sposi, auguri... E poi sorrisi x tutti.
Ti prego, Diamante, trova qualche parola per me, per la mia celata disperazione. Ciao Sara
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