03 maggio, 2006

Il bianco incontra.


Lo si sa, il bianco è il colore dell'estate. Evanescente quanto basta, sia esso una t-shirt banale o un semplice pantalone di cotone, il bianco da tempo immemore c'ha il suo bel perchè e mi si passi la sgrammaticata mattutina, in fondo di licenza poetica potrebbe ben trattarsi. Il bianco è usato dai più verso la fine dell'estate, per risaltare i residui di un'abbronzatura che è stata e non è quasi più, per sentirsi elegantissimi e virginali anche in pizzeria e il Cielo voglia che non si debba imboccare la creaturina inappetente, pena il veder stampato sulla manica o sulla coscia, a piacere, un triangolino di margherita doppia bufala o una bella impronta di spaghetti pomodoro e basilico. Di bianco ci si veste ovunque, forse non ai matrimoni, ma si ovvierà all'imbarazzo evitando chilometri e chilometri di taffetas, tulle e affini. Se bianco deve essere, che sia lino. E con accessori colorati. Sconsigliato per scampagnate e grigliate all'aperto, assolutamente deprecabile per accompagnare i bambini dal gelataio all'angolo. Nutro forti dubbi per le merende a pane e nutella. Ciò detto, un must have della stagione appena iniziata è una bella maglietta, un golfino romantico, una canottiera. Bianca, assoluta e purissima. E, già che ci siamo, una confezione di Viavà. Non si sa mai.

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