29 maggio, 2006

Reset.


Avrei una serie infinita di leggi da proporre al nuovo governo. Tralascerei l'obbligo, pena multe salatissime, di ogni cittadino italiano a lavarsi i piedi prima di sfoggiare calzature estive, che sembra un'ovvietà ma basta che vi guardiate per una mezz'ora intorno e capirete che di ovvio non c'è niente. Inoltre, suggerirei uno slittamento dell'inizio della settimana lavorativa intorno alle 10 del lunedì. Le 2 ore guadagnate potranno servire a fare il punto dela situazione, a vederci chiaro, a pianificare nel dettaglio la settimana. Le prime ore del lunedì mattina sono infatti le più odiose. Le cancellerei, semplicemente. Inoltre, introdurrei un bonus per chi ha passato un week end da paura, nel senso negativo dell'espressione: oggi, dedicatevi a ciò che più vi piace, giusto per rifarvi dalle 48 ore appena passate. Sarebbe bello. Questa che va ad iniziare è una settimana anomala, in realtà, con un ponte tra poco, e per chi come la scrivente bazzica per interposta persona ogni scuola di ordine e grado, direi che le vacanze sono praticamente già qui. Resta la fatica. Di tirarsi fuori, di programmarsi un'ora di palestra, per esempio, o anche solo di uscire di casa. Si comincia dalle piccole cose. Cambiando lo sfondo del deskstop, per esempio, e confidando che, la pace perfetta di un tramonto sul mare possa rispecchiarsi nella propria anima e resettare tutto il sistema. Funzionerà?

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