Può succedere che, nel corso dell'esistenza di una donna, moglie e madre esemplare, si venga a fare i conti con l'imprevedibilità delle cose. L'effetto sorpresa, ecco. Può succedere che, in una normale giornata di inizio autunno, che è un autunno anomalo, signora mia, che non si sa più come vestirsi, a maniche corte, fa freddo, con la giacca fa caldo, si riceva un inaspettatissimo invito a presenziare ad una cena. Ma mica una cena qualsiasi, primo, secondo e contorno, bevande escluse, sa? Una cena con i pizzi e i contropizzi, in un castello, va bene, e non è che propio cucini la signora Mariuccia e sua cognata, sa? Per farla breve, ebbene, sì, c'è stato il mio primo, emozionatissimo, sorprendente incontro tra bloggers. E, manco a dirlo, con le tenutarie dei blog che, da quando sono entrata in quella che piace a molti definire la blogosfera, leggo quotidianamente. Bella serata. Chiacchiere distese, attentati ai leziosi camerieri un pò saccenti, lingue triforcute come solo 3 donne, anche se sconosciute fino a pochi istanti prima, sanno essere. Una specie di regalo di compleanno, insieme alle leccornie di Gourmet e alle parole a fiumi e senza maiuscole di Perec. Queste cose fanno bene. Come trovare un quadrifoglio, o cinquanta euro in una tasca. Certo, la cornice scelta era davvero meravigliosa. Finalmente ho potuto avvicinarmi con un misto di timidezza, ammirazione e sincera devozione alle prelibatezze di Davide Scabin. Certo, non sono accreditata a descrivere le meraviglie che ho visto e assaggiato, proprio io che in cucina vado per esperimenti e pochi, sani, semplici piatti. Però, mi prenoto con umiltà presso Gourmet, qualora voglia, nella magnanimità della Sua Grazia, farmi partecipe del suo sapere, di qualcuno dei suoi segreti, della sua abilità. Anche nel packaging dei suoi prodotti. A Perec, invece, dico che continuerò ancora di più a leggere i suoi esercizi di stile, le sue minuscole, le sue citazioni, e ad ammirare le sue foto rubate qua e là, saccheggiate, come dice lei. Ci si rincontrerà. In un altro castello, forse, comunque tempio di una cucina raffinata, osata ed elegante. Che, col lavoro che faccio, costituisce la vera scelleratezza della vicenda. Un'adorabile scelleratezza.
02 ottobre, 2006
Succede.
Può succedere che, nel corso dell'esistenza di una donna, moglie e madre esemplare, si venga a fare i conti con l'imprevedibilità delle cose. L'effetto sorpresa, ecco. Può succedere che, in una normale giornata di inizio autunno, che è un autunno anomalo, signora mia, che non si sa più come vestirsi, a maniche corte, fa freddo, con la giacca fa caldo, si riceva un inaspettatissimo invito a presenziare ad una cena. Ma mica una cena qualsiasi, primo, secondo e contorno, bevande escluse, sa? Una cena con i pizzi e i contropizzi, in un castello, va bene, e non è che propio cucini la signora Mariuccia e sua cognata, sa? Per farla breve, ebbene, sì, c'è stato il mio primo, emozionatissimo, sorprendente incontro tra bloggers. E, manco a dirlo, con le tenutarie dei blog che, da quando sono entrata in quella che piace a molti definire la blogosfera, leggo quotidianamente. Bella serata. Chiacchiere distese, attentati ai leziosi camerieri un pò saccenti, lingue triforcute come solo 3 donne, anche se sconosciute fino a pochi istanti prima, sanno essere. Una specie di regalo di compleanno, insieme alle leccornie di Gourmet e alle parole a fiumi e senza maiuscole di Perec. Queste cose fanno bene. Come trovare un quadrifoglio, o cinquanta euro in una tasca. Certo, la cornice scelta era davvero meravigliosa. Finalmente ho potuto avvicinarmi con un misto di timidezza, ammirazione e sincera devozione alle prelibatezze di Davide Scabin. Certo, non sono accreditata a descrivere le meraviglie che ho visto e assaggiato, proprio io che in cucina vado per esperimenti e pochi, sani, semplici piatti. Però, mi prenoto con umiltà presso Gourmet, qualora voglia, nella magnanimità della Sua Grazia, farmi partecipe del suo sapere, di qualcuno dei suoi segreti, della sua abilità. Anche nel packaging dei suoi prodotti. A Perec, invece, dico che continuerò ancora di più a leggere i suoi esercizi di stile, le sue minuscole, le sue citazioni, e ad ammirare le sue foto rubate qua e là, saccheggiate, come dice lei. Ci si rincontrerà. In un altro castello, forse, comunque tempio di una cucina raffinata, osata ed elegante. Che, col lavoro che faccio, costituisce la vera scelleratezza della vicenda. Un'adorabile scelleratezza.
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2 commenti:
Cara cara!!!
Nessun segreto, ma solo tanto amore e passione... niente trucchi!!
Aspettiamo la prossima.. ma che arrivi presto!!
un abbraccio
S
Che bella descrizione, deve essere stato un incontro intimo e piacevole, le tre nobildonne nell'antro segreto del castello a parlare di alchimie misteriose.
ps per curiosità di cosa ti occupi?
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