Qui ci vuole un bel giro in profumeria. Giusto così, per sentire che c'è di nuovo, annusare nuove fragranze, guardare un pò i colori e via. La cosa che guardo più di tutte in assoluto, sono i packaging. Che a volte sono davvero geniali, siano flaconi di profumo, siano rossetti o palette. Soprattutto le edizioni effimere, cioè quelle che ci sono per un pò e poi basta e potresti anche piangere, ma proprio, quell'indispensabile braccialetto Dior con i due gloss, mi dispiace signora, è già esaurito. Tragedia. Ma da simili calamità mi riprendo molto in fretta, non c'è che dire. La profumeria è una specie di parco dei divertimenti, dove si può provare un pò di tutto, quel lillino lì, un rosa più acceso, osare un viola choc, profumi a manciate, dal kiwi alla tuberosa, dal ribes alla magnolia. La beatitudine. Un'altro aspetto non secondario sono i campioncini. Le commesse più zelanti e professionali sanno che il campioncino in sè e per sè è una garanzia di sicuro e costante acquisto per il prossimo quinquennio, se consegnato nelle mani della persona giusta. E io, modestia a parte, la nacqui. Così, anche quest'oggi ho avuto il mio bel regalo. Lillipuziane pastiglie di rossetto, un profumino da collezione, svariate creme in microtaglia, un bagnoschiuma. Il tutto racchiuso in un astuccino elegante e morbidissimo. Ero felice. In una giornata cominciata un pò così, i campioncini Chanel hanno fatto la loro bella parte. Ma ai profani o semplicemente ai pragmatici, leggi, mio marito, l'operazione campioncino suona maledettamente beffarda. Egli si domanda, infatti, nella più totale innocenza, di quale entità deve essere l'esborso in euro, per godere di tali dorati privilegi? Beata ingenuità. Meglio non sapere.
28 aprile, 2006
Echantillon gratuit.
Qui ci vuole un bel giro in profumeria. Giusto così, per sentire che c'è di nuovo, annusare nuove fragranze, guardare un pò i colori e via. La cosa che guardo più di tutte in assoluto, sono i packaging. Che a volte sono davvero geniali, siano flaconi di profumo, siano rossetti o palette. Soprattutto le edizioni effimere, cioè quelle che ci sono per un pò e poi basta e potresti anche piangere, ma proprio, quell'indispensabile braccialetto Dior con i due gloss, mi dispiace signora, è già esaurito. Tragedia. Ma da simili calamità mi riprendo molto in fretta, non c'è che dire. La profumeria è una specie di parco dei divertimenti, dove si può provare un pò di tutto, quel lillino lì, un rosa più acceso, osare un viola choc, profumi a manciate, dal kiwi alla tuberosa, dal ribes alla magnolia. La beatitudine. Un'altro aspetto non secondario sono i campioncini. Le commesse più zelanti e professionali sanno che il campioncino in sè e per sè è una garanzia di sicuro e costante acquisto per il prossimo quinquennio, se consegnato nelle mani della persona giusta. E io, modestia a parte, la nacqui. Così, anche quest'oggi ho avuto il mio bel regalo. Lillipuziane pastiglie di rossetto, un profumino da collezione, svariate creme in microtaglia, un bagnoschiuma. Il tutto racchiuso in un astuccino elegante e morbidissimo. Ero felice. In una giornata cominciata un pò così, i campioncini Chanel hanno fatto la loro bella parte. Ma ai profani o semplicemente ai pragmatici, leggi, mio marito, l'operazione campioncino suona maledettamente beffarda. Egli si domanda, infatti, nella più totale innocenza, di quale entità deve essere l'esborso in euro, per godere di tali dorati privilegi? Beata ingenuità. Meglio non sapere.
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3 commenti:
ahhh! la fashion victime.Belle le nuove fragoline
ammazza..ma in che profumeria vai per tutto questo ben di dio? a presto!
In effetti da me ne danno solo se compri almeno un centinaio di euro in prodotti!
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