22 aprile, 2006

Tutto pronto. O quasi.

Il Grande Giorno. Quello per cui ho ricamato in maniera compulsiva, quello per cui ho insegnato preghiere, comprato violette e scelto confetti all'arancia. Ho fatto tutto da sola. E devo dire che, finora, sono soddisfatta del risultato. Ho messo calle e margherite candide un pò dovunque, ritagliato i segnaposto sul cartoncino e sagomati con un aggeggio che fa deliziosi ghirigori. Il tutto ieri sera, ovvio. Sarà una cosa semplice, la mia famiglia, pochissimi i parenti, gli amici più cari, quelli di sempre, quelli che hanno visto i miei figli crescere, quelli delle vacanze e dei viaggi, quelli che ho chiamato piangendo quando è stato il momento, quelli delle cene di Santa Lucia, quelli che al telefono sanno come stai appena dici Pronto, quelli dei progetti. Loro, insomma. La cerimonia sarà breve, i bambini non sono molti e la chiesa è piccolina. L'Infante è un pò agitato, dubbioso sulla camicia candida ma loro, si sa, alla voce Abbigliamento conoscono solo due voci, jeans e felpa, e fargli digerire una camicia e un maglioncino blu ho avuto il mio bel daffare. Ma si è arreso, docile e bellissimo, ottenendo in cambio di non tagliarsi i capelli. Su qualcosa, dovevo pur cedere.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

tanti..tanti auguri al tuo ometto e anche a te che hai confezionato tanti bei cuoricini.Buon we

Anonimo ha detto...

"ricamato in maniera compulsiva". Che invidia, non saprei davvero da che parte cominciare ma adoro i ricami su qualsiasi tessuto.

Odore di dicembre.

  Che non è pino, non è neve, non è gelo, non è niente. Non c'è dicembre in questi giorni, non c'è niente del genere, non ci sono le...