Com'è noto, l'Infanta oggi era invitata a una festa di compleanno. E' buona norma, come ben si sa, presentarsi alle suddette con un regalino. Chi ha bambini lo sa bene: comprare un regalo per un bambino che non è il tuo e che la maggior parte delle volte conosci pochissimo, è impresa a dir poco improba. Ma col tempo, si affina una tecnica e un mestiere degna di un manuale e non è affatto escluso che un giorno, nei prossimi venticinque anni, io lo possa scrivere. L'Arte del Regalo Fatto, perchè di arte bella e buona si tratta. Avendo a disposizione 4 fasce di età diversissima, entrambe le opzioni, maschile e femminile, e un discreto buon gusto, devo dire che ho la mia bella parte di merito. Perchè i regali fatti dai miei figli, che lo si sappia benissimo in giro, li compro io. O meglio, sono io a dispensare consigli, guardare vetrine, consigliare, impacchettare, infiocchettare e via così. Non è cosa da poco. Ho comprato di tutto. Regali di compleanno, a iosa. Ma anche fidanzamenti e P.N.I. (Primo Natale Insieme, il delirio), meseversari, SanValentini, onomastici, maturità, diciottesimi, decimi, quinti e ventunesimi. Ovviamente, sotto i 12 anni sono io a finanziare l'operazione. Perchè già agli over 15, quando si parla di Gucci e Prada, scusatemi tanto LorSignori, ma fate da voi medesimi. E loro fanno, affidandosi però ai miai consigli. Divertente. Per Matteo, il festeggiato di oggi, sono andata sul sicuro, lo conosco bene e mi sono divertita con mia figlia a scegliere un regalo non proprio comune, semplice e, spero, gradito. Il maschio è, da sempre, un soggetto di difficile gestione, per una quantità invereconda di motivazioni. Non ce la si può cavare certo con un cerchietto e due mollettine, orecchini e deliziose borsine paillettate. Matteo ha avuto in dono dall'Infanta un drago. Con dentro l'occorrente per diventare un novello Leonardo da Vinci. Una risma di fogli colorati e bianchi, pennelli, tempere, gessetti e pennarelli a timbro, matite colorate , pastelli a cera e una bella scatola blu mare per riporre ogni cosa. Il tutto avvolto non nella carta ma in una copertina di pile a forma di drago, per l'appunto. L'Infanta era entusiasta ed ha scritto di suo pugno il bigliettino. Felice. E lo sarà anche Matteo, che nutre una sviscerata passione per colori e affini. Speriamo però che, dopo la giornata di festa, non testi l'intensità dei colori sulle pareti domestiche...
25 aprile, 2006
Il regalo per Matteo.
Com'è noto, l'Infanta oggi era invitata a una festa di compleanno. E' buona norma, come ben si sa, presentarsi alle suddette con un regalino. Chi ha bambini lo sa bene: comprare un regalo per un bambino che non è il tuo e che la maggior parte delle volte conosci pochissimo, è impresa a dir poco improba. Ma col tempo, si affina una tecnica e un mestiere degna di un manuale e non è affatto escluso che un giorno, nei prossimi venticinque anni, io lo possa scrivere. L'Arte del Regalo Fatto, perchè di arte bella e buona si tratta. Avendo a disposizione 4 fasce di età diversissima, entrambe le opzioni, maschile e femminile, e un discreto buon gusto, devo dire che ho la mia bella parte di merito. Perchè i regali fatti dai miei figli, che lo si sappia benissimo in giro, li compro io. O meglio, sono io a dispensare consigli, guardare vetrine, consigliare, impacchettare, infiocchettare e via così. Non è cosa da poco. Ho comprato di tutto. Regali di compleanno, a iosa. Ma anche fidanzamenti e P.N.I. (Primo Natale Insieme, il delirio), meseversari, SanValentini, onomastici, maturità, diciottesimi, decimi, quinti e ventunesimi. Ovviamente, sotto i 12 anni sono io a finanziare l'operazione. Perchè già agli over 15, quando si parla di Gucci e Prada, scusatemi tanto LorSignori, ma fate da voi medesimi. E loro fanno, affidandosi però ai miai consigli. Divertente. Per Matteo, il festeggiato di oggi, sono andata sul sicuro, lo conosco bene e mi sono divertita con mia figlia a scegliere un regalo non proprio comune, semplice e, spero, gradito. Il maschio è, da sempre, un soggetto di difficile gestione, per una quantità invereconda di motivazioni. Non ce la si può cavare certo con un cerchietto e due mollettine, orecchini e deliziose borsine paillettate. Matteo ha avuto in dono dall'Infanta un drago. Con dentro l'occorrente per diventare un novello Leonardo da Vinci. Una risma di fogli colorati e bianchi, pennelli, tempere, gessetti e pennarelli a timbro, matite colorate , pastelli a cera e una bella scatola blu mare per riporre ogni cosa. Il tutto avvolto non nella carta ma in una copertina di pile a forma di drago, per l'appunto. L'Infanta era entusiasta ed ha scritto di suo pugno il bigliettino. Felice. E lo sarà anche Matteo, che nutre una sviscerata passione per colori e affini. Speriamo però che, dopo la giornata di festa, non testi l'intensità dei colori sulle pareti domestiche...
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